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6 aprile 2005 ore 17 : don Andrea Gallo presenta il suo libro "Angelicamente anarchico"

Publie le lunedì 4 aprile 2005 par Open-Publishing

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Mercoledì 6 aprile 2005 ore 17.00 Teatro dell’Archivolto don Andrea Gallo presenta il suo libro "Angelicamente anarchico" con Moni Ovadia e Camilo Arcuri

Mercoledì 6 aprile 2005 ore 17 al teatro Gustavo Modena don Andrea Gallo presenta il suo libro "Angelicamente anarchico". All’incontro, organizzato dal circolo culturale "I Buonavoglia" in collaborazione con la casa editrice Mondadori, parteciperanno l’attore e regista Moni Ovadia e il giornalista Camillo Arcuri.

Il prete rosso, il prete di strada, il prete no global. Don Andrea Gallo è il fondatore della Comunità di San Benedetto al porto di Genova, un’isola di solidarietà nel cuore di una città con mille problemi, che accoglie tossicodipendenti ma più in generale persone in difficoltà: ex prostitute, ex ladri, uomini e donne in transito da un sesso all’altro. Figura carismatica per la sua città, la sua celebrità ha raggiunto una dimensione nazionale durante il G8 genovese. Don Gallo ha tenuto un accorato discorso durante lo storico concerto di Manu Chao, ha testimoniato contro il blitz di Bolzaneto ed è diventato una vera icona del mondo pacifista che lo vuole sempre in prima linea durante le marce della pace.

Don Gallo, però, è soprattutto un uomo di chiesa, profondamente convinto di indossare l’abito talare, e profondamente convinto di poterlo fare in piena libertà di pensiero e di azione. Un prete angelicamente anarchico. In questo libro Don Gallo rivela il suo originale pensiero su temi complessi come la lotta alla droga, la liberalizzazione, il new globalismo, la politica, ma lo fa - vera sorpresa - proclamando il suo sentirsi pienamente dentro il solco della Chiesa cattolica e romana. Don Gallo racconta anche di incontri straordinari avvenuti con quell’umanità dolente che bussa alla sua porta e con le tante star del mondo dello spettacolo, da Vasco Rossi a Moni Ovadia, o della politica, da Prodi a D’Alema, che lo amano e lo sostengono in silenzio e da anni. Ciò che ne viene fuori è una specie di romanzo verista, con tanti personaggi e le loro storie di emozionante sofferenza, qualcosa di simile a quel mondo che ha cantato il suo concittadino Fabrizio De André.

Don Gallo inizia il noviziato salesiano nel 1948 a Varazze, proseguendo poi a Roma il liceo e gli studi filosofici. Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile a San Paulo, ritornando in Italia l’anno dopo. Viene ordinato sacerdote il 1 luglio 1959. Nel ’64 decide di lasciare la congregazione salesiana chiedendo di entrare nella diocesi genovese. Viene inviato a Capraia e nominato cappellano del carcere: due mesi dopo viene destinato in qualità di vice parroco alla chiesa del Carmine. Per la sua chiara collocazione politica, la parrocchia diventa un punto di riferimento per molti militanti della nuova sinistra, cristiani e non. E cominciano i suoi problemi. Qualche tempo dopo, viene accolto dal parroco di S. Benedetto, Don Federico Rebora, e insieme a un piccolo gruppo di persone nasce la comunità di base, la Comunità di S Benedetto al Porto, che accoglie persone in difficoltà, principalmente ex tossicodipendenti. Su di lui sono usciti alcuni libri, ma questo è il primo scritto da lui.

http://www.sanbenedetto.org/presentazione.php