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AMNISTIA ITALIA Firmare

Publie le venerdì 29 aprile 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Giustizia Estradizioni

Amnistia Il movimento dei movimenti

Per ragioni medicali (impossibilità di dare del siero zuccherato ad un paziente malato di epatite), Oreste Scalzone è stato costretto a interrompere lo sciopero della fame il 26 aprile sera, dopo un malessere. Oreste fa un appello al movimento dei movimenti per amplificare la lotta per l’amnistia, confortato da molti messaggi elettronici, soprattutto di provenienza italiana ed con la solidarieta’ delle principali confederazioni ed organizzazioni del lavoro italiane ed il consiglio comunale di Bologna. È molto importante di non ridurre la pressione democratica, amplifichiamola, firmiamo la versione attualizzata della petizione interattiva che presentiamo qui, con l’accordo dell’amministratore del blog OresteScalzone&C. che ne gestisce i dati.


AMNISTIA ITALIA !

Noi firmanti appoggiamo l’iniziativa di sciopero della fame intrapresa da Oreste Scalzone con i seguenti obbiettivi : Azione per l’immediato ristabilimento delle forme di "attenuazione" nell’esecuzione della pena, previste dalla leggepenitenziaria detta" Riforma Gozzini", oggi di fatto svuotata e congelata.

 Lancio e partecipazione ad ogni iniziativa e campagna ( referendum abrogativo/pressione sul parlamento) per far decadere la legge "speciale" del 92 che richiede il quorum dei 2/3, ovvero la "maggioranza qualificata", in materia di amnistia e indulto.

 Si tratta cioè, di far ristabilire e rientrare in vigore la norma cosituzionale che fissa il quorom alla maggioranza assoluta semplice. (Come in tutti i paesi europei con i quali si vuole affermare un egual livello di "civiltà giuridica : cosí come si é voluta decidere una mutua cessione di sovranità, quale quella comportata dal mandato di cattura europeo)

 Una campagna resa possibile dall’eliminazione dell’ostacolo rappresentato da questa maggioranza qualificata, che a sua volta permette di accampare l’alibi al pretesto che una ineliminabile minoranza di bloccaggio non permetterebbe in alcun caso di pensare a una soluzione politica di un contenzioso irrisolto da decenni.

 Una campagna per mettere all’ordine del giorno il problema della decisione politica di una soluzione che é più che "classica " nel diritto e nella tradizione politica della governamentalità ordinaria : prendendo a base come minimo un testo-fotocopia del progetto di legge di indulto approvato a maggioranza nell’estate del 92 (risultato dalla fusione di cinque diversi progetti presentati da tutte le componenti dell’arco parlamentare) dalla Commissione Giustizia della Camera dei deputati, o esprimendo un progetto nuovo e si spera più avanzato, si potrebbe dar vita ad una iniziativa per promuovere una "legge di iniziativa popolare" che riproponga il progetto d’indulto del ’97. »

Ci inpegnamo a sostenere e promuovere queste iniziative, pur nella diversità d’intenti e posizioni, assumendo collettivamente l’azione di Oreste Scalzone.

Confermiamo il nostro sostegno constatando l’eco nel movimento al suo appello che,accompagnato dalla messa in gioco del proprio corpo, è a presente giàripreso e sarà seguito da azioni di solidarità individuali e comuni, personali e militanti. Pensiamo inoltre che per i suoi compagni e compagne ancora detenuti o minacciati di estradizione e per le loro famiglie sia più utile che egli si mantenga in salute e libertà.

PER L’AMNISTIA IN ITALIA

Coscienti delle oggettive difficoltà nel propagare questo appello nei media, nel sottoscriverlo ci impegnamo a riprodurre il medesimo copiandolo firmandolo e pubblicandolo sulle pagine di tutti i siti alternaivi conil testo Amistia Italia Firme, segnalandone i contenuti nei forum della stampa, nelle liste di discussione, inviando per mail il testo e l’indirizzo di questa pagina a chiunque possa sostenere l’iniziativa.

Grazie di correggere i difetti e trasmettere !

Pétition en ligne.

http://www.clubpost1984.org/article...

Blog OresteScalzone&C.

http://orestescalzone.over-blog.com

Contact adminoresteblog@gmail.com

http://www.clubpost1984.org

Messaggi

  • Carceri, suicidio. Testa: Sulmona situazione carceri vergognosa per l’Italia
    Ministro Castelli si renda conto del fallimento e rifletta sull’amnistia.

    Roma, 28 aprile 2005

    • Dichiarazione di Irene Testa, segretario dell’Associazione ’il Detenuto ignoto’ e membro della giunta di Radicali Italiani

    Il super carcere di Sulmona, dove questa notte si è tolto la vita Francesco Vedruccio, ennesimo caso di suicidio nel giro di pochi mesi, non è affatto un’eccezione rispetto a numerose altre realtà carcerarie. Si immagini quale grado di disperazione e di annientamento della persona umana, diluito nella gamma dei 206 istituti nazionali, per arrivare alla orribile e scandalosa punta dell’iceberg del carcere di Sulmona, dove i detenuti arrivano a suicidarsi sempre più spesso. Del resto, come si sa, i campanelli d’allarme sulla condizione delle carceri italiane suonano ogni giorno più numerosi da ogni angolo d’Italia, denunciando una realtà di manifesta illegalità, inumanità e ingiustizia nella gestione delle pene; una vergogna per il Paese, per il suo senso civico e umano.

    Il ministro Castelli, che nelle ultime ore ha fatto sapere che se avrà tempo si recherà a visitare quello che è stato definito “carcere della morte” si renda conto del fallimento della sua gestione della Giustizia, fatta di interventi e politiche sbagliate nei momenti sbagliati, e pensi, insieme ai politici di ogni schieramento, a collaborare per una urgente calendarizzazione, votazione e approvazione di un provvedimento di amnistia, come richiestogli anche oggi dal Senatore Giulio Andreotti.

  • Giustizia: Andreotti lancia un appello in Senato per i carcerati

    Vita, 28 aprile 2004

    Nel suo intervento in Senato per la discussione sulla fiducia al nuovo governo, Andreotti chiede un provvedimento di clemenza per i detenuti, e avverte non cambiate la Costituzione. "Stiamo rischiando la tubercolosi delle istituzioni". Giulio Andreotti prende la parola nel dibattito sulla fiducia al governo Berlusconi e attacca la maggioranza sul tema della riforma della Costituzione. "Non è questo - dice il senatore a vita - il modello votato quasi all’unanimità dall’assemblea costituente nel dicembre 1947. Vorrei pregarla, signor presidente del Consiglio - aggiunge rivolgendosi a Berlusconi - di riflettere attentamente: varare a maggioranza semplice una ristrutturazione della Costituzione rischia di spaccare il Paese".

    Andreotti evoca i "giorni caotici del 52", quelli della cosiddetta "legge truffa". Poi passa a parlare delle sue preoccupazioni di fronte alle parole del premier sul partito unico. "Può darsi che noi vecchi - dice - indugiamo troppo nei ricordi, ma spesso non si tratta di meditazioni inutili. Quando vedo la proposta di un soggetto unico destinato a segnare la storia d’Italia per molti anni avverto una fortissima preoccupazione, che vale tanto se sarà lei a guidare questa Italia diversa o se la erediterà Romano Prodi o qualsiasi altro. Dobbiamo invece difendere questa nostra repubblica parlamentare".

    Infine Andreotti chiede di approvare presto un provvedimento di clemenza per i carcerati. "Quando ce ne parlò Giovanni Paolo II alla Camera l’applauso fu lungo e unanime. Non possiamo continuare a disattendere quell’appello". Andreotti si rivolge al ministro Castelli affinchè sblocchi la Costituzione: "Tra l’altro - osserva - il ministero della Giustizia da anni definisce intollerabile l’affollamento delle prigioni".

    www.ristretti.it