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FRANCIA REGIONI : PRIMO TRENO PRIVATO IN LORENA

Publie le lunedì 9 maggio 2005 par Open-Publishing

Dazibao Sindacati Europa

di Alain Cwiklinski tradotto dal francese da karl&rosa

Ieri, martédi’, diverse centinaia di ferrovieri, di utenti e di amministratori locali e regionali della Borgogna, della Franca Contea, dell’Alsazia e della Lorena sono venuti a sfilare nelle strade di Metz. Rispondevano all’appello delle organizzazioni sindacali CGT, SUD rail, CFTC, CFDT, FGAAC, FO, CGC a manifestare la loro opposizione alla liberalizzazione dei trasporti internazionali di merci per ferrovia nello spazio dell’Unione europea. In Francia, la SNCF ha appena perduto, infatti, un contratto di trasporto merci fra i forni di Dugny e Sorcy (Mosa) et i poli siderurgici di Volklingen e Dillingen (Saar). CFTA Cargo, filiale di Connex (ex Vivendi), ha conquistato questo contratto, dell’ammontare di circa 10 milioni di euro per una durata di cinque anni. Questo primo treno privato costituisce il vero segnale di partenza della liberalizzazione del trasporto merci in Francia, due anni dopo l’entrata in vigore del primo pacchetto ferroviario, il 15 marzo 2003, e un anno prima della data prevista inizialmente: "Raffarin ha voluto far piacere al commissario europeo alla concorrenza, spalancando in anticipo la porta del trasporto merci interno", sottolinea Didier Le Reste, segretario della federazione CGT dei ferrovieri.

Sotto alta sorveglianza

Il primo convoglio doveva partire nel mese di maggio, nondimeno, causa referendum, la Connex non ha visibilmente voluto alimentare il dibattito sulla liberalizzazione di questa parte del trasporto ferroviario. Il treno effettuerà il suo primo viaggio, sotto alta sorveglianza poliziesca, il 13 giugno prossimo. Infatti, nel momento in cui la SNCF annuncia per il 2005 la soppressione di parecchie migliaia di posti di lavoro, di cui il 75% riguardano il trasporto merci, la circolazione di questo primo treno privato é sufficientemente simbolica per provocare l’emozione dei ferrovieri dell’Est della Francia: "Non subiremo passivamente e i primi treni della concorrenza non circoleranno serenamente", avverte Didier Le Reste. La compagnia CFTA, che era presente essenzialmente in Germania, aderisce alla CER (Comunità europea della rotaia), che ha firmato, il 27 gennaio 2004, un accordo con l’ETF, l’organizzazione che rappresenta i sindacati dei dipendenti del trasporto in Europa.

Quest’accordo crea le basi per una licenza di guida europea, ma i ferrovieri e gli utenti presenti nelle strade di Metz dubitano dei mezzi che impiegherà questa società per mettere totalmente in sicurezza questo trasporto: "CFTA Cargo garantirà questo treno in condizioni di sicurezza minime, che comportano parecchi rischi che rifiutiamo unanimemente di accettare. Domani, se li lasciamo fare, alle stesse "sottocondizioni", la Connex o altri operatori privati si inseriranno nei trasporti collettivi di viaggiatori. In Inghilterra, questo ha significato la sparizione di tutte le tariffe sociali a beneficio di una politica tariffaria delle più elitarie, dato che in questo paese si trovano i prezzi dei biglietti di trasporto più alti d’Europa. Ed é’ sempre in questo paese che la Connex si é vista ritirare la sua licenza di esercizio su una linea ferroviaria per insufficienza di sicurezza", sottolinea Raymond Chery, segretario della Federazione dei ferrovieri CGT della Lorena.

Chi saranno i macchinisti?

In questo corteo, dove si dice "NO" alla costituzione, un utente del trasporto pubblico non fa giri di parole: "Privatizzando il trasporto ferroviario, la Commissione europea e il governo francese decretano il trionfo del trasporto su strada". Una realtà che Patrick Hatzig, comunista, vicepresidente del consiglio regionale della Lorena, incaricato dei trasporti, vuole mettere in evidenza in occasione di un dibattito sul trasporto merci che sarà organizzato dall’assemblea regionale nel mese di giugno. Mentre ci si avvicina alla prefettura, nelle file della FGAAC si parla molto della minaccia che pesa sullo statuto dei ferrovieri: "Non sappiamo chi saranno i macchinisti che guideranno questi treni. Speriamo solo che CFTA non utilizzerà uno di noi in pensione. Far guidare un ferroviere di più di 50 anni rimetterebbe in discussione, né più né meno, l’età della pensione". Con l’entrata in servizio di un treno privato, i sindacalisti temono effettivamente che questa competizione fra imprese ferroviarie intervenga sulla base del dumping sociale.

L’insieme delle organizzazioni sindacali presenti si sono date appuntamento fin d’ora per il 13 giugno, a Dugny. La prima circolazione francese di un treno privato rischia forte di essere particolarmente movimentata.

http://www.humanite.presse.fr/journal/2005-05-04/2005-05-04-633749