Home > ... > Forum 4413

> 30 settembre 1977 - 2005 WALTER ROSSI NON FOMENTIAMO L’ODIO

5 ottobre 2005, 09:47

BLU NOTTE

Lucarelli e il mistero degli anni 70 ANDREA COLOMBO Domenica scorsa il solitamente buon programma di Carlo Lucarelli Blu notte ha proposto, su Raitre in prima serata, una brutta puntata sugli anni70, o meglio sullo scontro tra giovani di estrema sinistra ed estrema destra che insanguinò l’Italia in quel decennio. Per oltre due ore è stata snocciolata una sinistra lista di morti, condita con immagini di repertorio a volte oltre i confini dello splatter e con interviste (tra cui una anche a chi scrive) che si sono perlopiù concentrate sulla «cronaca dal vivo» di alcuni dei fattacci in questione. Senza un tentativo di interpretazione, senza una tesi, fosse pure la più discutibile, senza un accenno di ricostruzione storica capace di andare oltre l’elenco dei morti e degli orrori. Chi provasse a farsi un’idea dell’argomento in base al programma, non potrebbe non concludere che un elevato numero di giovani e giovanissimi era stato colto in quel decennio da un inspiegabile raptus di follia omicida e/o suicida.

Indipendentemente dai pareri degli intervistati, una simile sceneggiatura non poteva non accreditare la versione di una guerra civile strisciante e a bassa intensità, che però, in mancanza di altri approfondimenti, scivola inevitabilmente in una tardiva riproposizione della nota teoria degli opposti estremismi, che per la verità sembra da qualche tempo conoscere una seconda giovinezza.

La puntata è stata pensata e almeno in parte realizzata prima dell’estate, quando impazzava l’offensiva della destra innescata dalle «rivelazioni» di Achille Lollo sul rogo di Primavalle. Può essere dunque che la macabra lista squadernata domenica sera mirasse anche a ribaltare la versione assurda secondo cui i neofascisti erano vittime inermi di un’ondata di aggressioni e omicidi. Chiarificazione necessaria, anzi meritoria con i tempi che corrono. Ma insufficiente a restituire un quadro storico che, amputato della politica, si riduce a un massacro tanto feroce quanto demente. La politica, in altri termini la natura della crisi che spinse un considerevole numero di giovani (di sinistra, ma anche, con tutte le differenze del caso, di destra) verso la violenza, era la grande assente nella puntata di Blu notte, come del resto nella stragrande maggioranza delle trasmissioni dedicate agli anni `70.

Non si tratta di una svista, anzi di una serie di sviste che prosegue da decenni. È la conseguenza di un tabù, ormai interiorizzato quasi ovunque, che vieta di interrogarsi sulla natura della crisi italiana degli anni ’70, e costringe a leggerla come una epopea criminale, però priva dei moventi che innescano le guerre criminali, il controllo del territorio e dei traffici illegali.

Blu notte ha per sottotitolo Misteri italiani. La storia patria di quel periodo di misteri tenebrosi abbonda. Ma nella violenza diffusa di allora di misterioso non c’è nulla, almeno non nel senso che si dà al termine nel giallo o nel noir. Forse per questo il programma di Lucarelli non è riuscito a cogliere il vero «mistero», del resto costruito artificialmente e con obiettivi politici trasparenti, di quella vicenda storica: come spiegarla e interpretarla senza ricorrere alle categorie addomesticate degli opposti estremismi o della follia assassina.

da "il Manifesto" 4.10.05