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> Cosa sta succedendo a Bologna?

26 ottobre 2005, 20:19

caro Alfio
oggi da Lilliput mi arriva questa (come evdi la cosa si complica)

Cesare Ottolini (IAI- International Alliance of Inhabitants) scrive a
Cofferati

Cesare.ottolini Per: Rete del Nuovo municipio libero.it>
<nuovomunicipio@domeus.it 20/10/05
LETTERA APERTA A SERGIO GAETANO COFFERATI - SINDACO DI BOLOGNA
ADRIANA SCARAMUZZINO - VICE SINDACO
GIANNI SOFRI - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
DESI BRUNO - GARANTE DEI DIRITTI DELLA LIBERTA’ PERSONALE
RESIDENTE COMMISSIONE SANITA’, POLITICHE SOCIALI, POLITICHE ABITATIVE
CAPOGRUPPO CONSILIARE VERDI
CAPOGRUPPO CONSILIARE RIFONDAZIONE COMUNISTA
CAPOGRUPPO CONSILIARE DEMOCRATICI DI SINISTRA
CAPOGRUPPO CONSILIARE RIFORMISTI PER BOLOGNA-LA MARGHERITA
GRUPPO CONSILIARE VERDI - CONSIGLIERE
GRUPPO CONSILIARE RIFONDAZIONE COMUNISTA - CONSIGLIERE INDIPENDENTE
CAPOGRUPPO CONSILIARE IL CANTIERE PER IL BENE COMUNE
COORDINAMENTO MIGRANTI BOLOGNA
BOLOGNA SOCIAL FORUM – LISTA
GIURISTI DEMOCRATICI AVVOCATI GIANANDREA RONCHI E MARINA PROSPERI
RDB-CUB
ASGI ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI GIURIDICI SULL’IMMIGRAZIONE
UN PONTE PER...COORDINAMENTO BOLOGNA
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
ROBERTO COSTA OPERA NOMADI ROVIGO - referente per Bologna
UNIONE INQUILINI

per conoscenza:
Alle associazioni di volontariato
Agli Organi di stampa e radiotelevisivi

per conoscenza:
YVES CABANNES
CONVENER UNITED NATIONS ADVISORY GROUP ON FORCED EVICTIONS AGFE)
NAIROBI - KENYA

Oggetto: Ristabilire la legalità violata dagli sgomberi dei baraccati del
Lungoreno di Bologna

Signor Sindaco,
le scrivo a nome dell’International Alliance of Inhabitants (IAI), rete
mondiale delle associazioni di abitanti per il diritto alla casa, che
rappresento all’interno dell’UN-Advisory Group on Forced Eviction
(UN-AGFE), essendone punto focale per l’Europa e il Nord America.
Ho appreso dalle organizzazioni di volontariato, sociali, sindacali,
istituzionali e politiche del Comune da lei amministrato che lei ha emesso
un’ordinanza che ha causato nella giornata di ieri, 19/10/05, la demolizione
di numerose baracche sul Lungoreno di Bologna (zona tra Via
Triumvirato e Via Agucchi) e lo sgombero di molte persone, tra cui donne e
bambini. Queste persone sono ora senza nessun riparo, subendo le intemperie
di una stagione inclemente, con grave rischio per la loro salute.
Al di là delle valutazioni di carattere umanitario,sociale e politico,
considerando la sua sensibilità alle argomentazioni giuridiche, le vorrei
ricordate che il Sindaco, ai sensi della Legge n. 833/78 è il responsabile
primario della tutela della salute delle persone che
abitano nel territorio che amministra, indipendentemente dal loro status.
Perciò, l’assenza di qualsiasi intervento di tutela di questo fondamentale
diritto si configurerebbe come violazione dell’obbligo di soccorso.
Le ricordo inoltre l’art. 10 della Costituzione italiana, laddove stabilisce
che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto
internazionale generalmente riconosciute.
Poiché L’Italia ha ratificato il Patto Internazionale sui diritti economici,
sociali e culturali con la Legge n. 881 de 25/10/77, questo è diventato una
legge dello stato. In particolare, è norma di legge l’articolo 11 del Patto
laddove “gli Stati riconoscono il diritto di ogni individuo ad un livello di
vita adeguato per se’ e per la sua famiglia, che includa alimentazione,
vestiario, ed alloggio adeguati, nonché al miglioramento continuo delle
proprie condizioni di vita. Gli Stati parte prenderanno misure idonee ad
assicurare l’attuazione di questo diritto….”.
Più precisamente, i Commenti Generali n. 4 del 13/12/91 e n. 7 del 20/5/97
del CESCR sull’art. 11 impongono interventi pubblici per impedire gli
sgomberi, anche di insediamenti illegali, senza che vi sia un’adeguata
compensazione e rilocazione concordata con gli interessati.

Inoltre, con Legge n. 176 del 27/5/91 e con gli art. 1 e 5 della Legge n.
104 de 5/2/92, l’Italia ha ratificato la Convenzione Internazionale sui
Diritti dell’Infanzia che, con l’art. 27, stabilisce “Gli Stati parti
adottano adeguati provvedimenti, in considerazione delle condizioni
nazionali e compatibilmente con i loro mezzi, per aiutare i genitori e altre
persone aventi la custodia del fanciullo ad attuare questo diritto e
offrono, se del caso, un’assistenza materiale e programmi di sostegno, in
particolare per quanto riguarda l’alimentazione, il vestiario e l’alloggio.”

Per queste ragioni la sua ordinanza ha violato la normativa vigente.

Questi diritti sono perciò giudiziabili a vari livelli.

Le ricordo infine che lo scorso novembre 2004 la 33a Sessione del Comitato
ONU sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, sulla base del Rapporto
presentato dall’Unione Inquilini e dell’International Alliance of
Inhabitants, ha severamente richiamato l’Italia a cambiare politiche per
rispettare il citato art. 11, particolarmente per quanto riguarda le
discriminazioni dei migranti e, in particolare, al rispetto del Commento
Generale n. 7 sugli sgomberi.

Per questi motivi la invito fermamente al rispetto delle normative
internazionali e nazionali, intervenendo per porre immediatamente fine agli
sgomberi e alle espulsioni e provvedendo invece alla immediata
rilocazione,concordata ed adeguata, delle persone sgomberate.

A tale scopo, la informo di avere già allertato il coordinatore di UN-AGFE
per chiedergli l’invio di una missione di monitoraggio della situazione, e
invitandola nel contempo ad aprire un tavolo di confronto con tutte le parti
interessate, al fine di stabilire un piano d’azione
per il superamento delle baraccopoli e l’inserimento sociale, cominciando
dalla stabilizzazione abitativa di tutte le persone.

Confermo il nostro impegno e la nostra completa disponibilità a seguire il
percorso indicato.

Nell’attesa di un sollecito riscontro, saluti.

Cesare Ottolini
Coordinatore IAI

viviana