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> D’Alema : "Mussolini non doveva essere ucciso"...

7 novembre 2005, 11:05

ahi ahi compagno d’alema , non ci siamo , si confondono i livelli di analisi del problema ed effettivamente si decontestualizza la storia . In base a che logica giuridica, e sopratutto , problema clamoroso , in base a quali norme giuridiche si sarebbe dovuto processare il Mussolini ? Come traditore , perchè il paese legale era quello con capitale Brindisi? Ma vi ricordate cosa è uscito dal processo Laval e Petain in Francia , con l’accusa , retorica quanto si vuole ma che comunque tuttora si trascina, che i giudici non furono imparziali, e che comunque erano stati anch’essi invischiati nel regime di Vichy . Ma vi rendete conto che arma si sarebbe data in mano al neofascismo ( la cui sopravvivenza era scontata per chi aveva fatto la Resistenza, visto l’atteggiamento degi alleati e della chiesa ufficiale) o ai papisti , che ancora adesso ricordano come Bocca avesse scritto un articolo antisemita oppure come Bobbio si fose raccomandato al duce !! Ed in base a che norme si sarebbe potuto processare il dittatore del ventennio,chi aveva eliminato le libertà formali e sostanziali nel paese ,il padre dello squadrismo , colui che aveva portato in modo criminale in guerra l’Italia, che era responsabile della morte di ciascun soldato e ciascun civile caduto nel conflitto . Tutti atti questi legali, perchè fatti in base a leggi all’epoca in vigore e che il fascismo si era votato ; come processare una persona per fatti che , all’epoca in cui erano stati commessi, non erano reato, e che non violavano nè la legge naturale ( come emrse a Norimberga per i criminali nazisti) nè i trattati internazionali? La fucilazione di mussolini è atto di giustizia , corretto e dovuto nell’ambito di una guerra che lo stesso mussolini aveva voluto ,imposto ed alla fine perso , guerra che aveva procurato distruzioni immani al suo popolo ; atto straordinario come sono straordinari gli atti di giustizia in fronte al nemico ( ricordatevi la legittimità delle decimazioni senza processo nella prima guerra....) , come sono straordinarie le decisioni che hanno un valore storico e segnano uno iato nella storia di una nazione, senza filtri formali di alcun genere.
buster brown