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> Se la Valsusa è un corridoio, il governo è un cesso

13 dicembre 2005, 12:19

La TAV non si farà! Il popolo NOTAV.

I giornali on line tacciono e relegano il problema TAV fra le notizie di ieri. Non ci sono noitizie chiare. Solo un comunicato ufficiale dei Comitati AntiTAV che dice:

Comunicato stampa
Oggetto: convocazione manifestazione no tav del 17 dicembre
L’assemblea del popolo no tav riunitasi a Bussoleno il 12 dicembre 2005 alle ore 18 all’unanimità ha indetto una giornata di lotta che comincerà alle ore 14 con il concentramento alla stazione di porta susa da cui partirà alle ore 15 il corteo in direzione del parco della Pellerina, dove è previsto uno happening no tav con diverse figure dello spettacolo. Determinati e pacifici porteremo a Torino le ragioni del no tav.

Sembrerebbe che i sindaci giustamente abbiano voluto togliersi dal trono di re del movimento e lasciare che sia il popolo a condurre l’evolversi dei fatti.

I sindaci sono tornati ad essere solo i rappresentanti istituzionali dei paesi valsusini? Hanno come tutti libertà di parola all’interno del movimento NOTAV ma non ne sono i leader? La loro opinione torna a valere 1 come quella di tutti gli altri?

Sembrerebbe di sì. Non ho mai amato i movimenti guidati da leader. I pastori che conducono il gregge, i comandanti che guidano gli eserciti, i presidenti di aziende con migliaia di lavoratori ridotti in schiavitù che silenziosamente devono ubbidire.

Manca a questo punto la figura del portavoce. Non si sa chi sia a parlare ufficialmente a nome dei NOTAV ai media ed alle istituzioni. Sicuramente essendo che i sindaci non sono più i leader non si tratta più di una rivolta istituzionale di una provincia dello stato contro lo stato. Non si tratta più di una insurrezione localista contro il governo centrale.

La partecipazione di personaggi dello spettacolo di valore internazionale e premi nobel alla manifestazione di sabato ribadisce questo concetto. IL MOVIMENTO NOTAV è dicentato un fenomeno a livello nazionale con possibile rapida ripercussione a lvello internazionale.

Alla manifestazione del 17 giungeranno infatti anche piccole delegazioni di movimenti analoghi dall’estero.

Tutto potrebbe apparire più confuso. A chi è abituato a strutture rigide come la Chiesa Cattolica, la dittatura cubana, il governo cinese, la CIA, l’esercito degli stati uniti, banche e società multinazionali dove il capo funge da dittatore assoluto e tutti devono ubbidire pena punizioni tremende sembrerà come che abbia vinto l’anarchia.

Invece no. Ha vinto la coscienza popolare, ha vinto la responsabilità di ciascuno di fronte a se stesso , di fronte ai propri fratelli notav e di fronte agli altri, media e istituzioni comprese. Ha vinto la democrazia, la civiltà, la nonviolenza.

Ha vinto il popolo NOTAV.

Il NOTAV non è più un fenomeno popolare spontaneo valsusino, ma un fenomeno popolare spontaneo internazionale.

Domenico Schietti
Un Mondo a Misura di Bambino
http://www.liberaassociazioneilpopolo.it/