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> COCCODRILLO PADANO

20 dicembre 2005, 11:34

Bravo Spartacus!
A parte le solite querimonie piagnose dei soliti politicastri che temono di essere presi a calci sul naso anche loro, e difendono i privilegi della categoria, l’Italia tutta è stata scosa da una solida risata liberatrice di soddisfazione per il prepotente con la tremarella.
Vedere questo energumeno nazista degno del Ku Klux Clan e delle peggiori camicie brune hilteriane, questo cultore della mazza e della torcia, della svastica e dei proclami inumani, vederlo in lacrime, piagnolente e confuso, col cerottino sul nasino e il collarone di gommapiuma di chi vuole fregare l’assicurazione, spiace dirlo, ma ha arrecato una liberatoria soddisfazione trasversale a destra e a sinistra. E’ superfluo ricordarlo, ma le sbruffonate di questo nazista padano stanno sulle scatole a tutti, specie ai soci di schieramento e dequalificano in modo abnorme questo povero paese mettendoci ai gradini più bassi di fascismo tribale.
Non si è capito nemmeno bene chi sia stato il collerico tiratore di calci né come tecnicamente l’evento si sia realizzato (ci voleva proprio una moviola al processo di Biscardi per esaminare con attenzione il triplice goal, ma aspettiamo con ansia di vedere e rivedere con calma le riprese delle telecamere ferroviarie. Sarebbe un bel regalo natalizio delle FFSS agli italiani, più gradito certo dell’invito a visitare lo zio di Matera!). Ora non i sa bene a chi attribuire la paternità del calcione, e gli italiani sono pronti a pagare i rimborsi processuali, ma gli autonomi di Padova di sono tirati indietro perché non presenti sul posto e con alibi collettivo, quelli di Rifodnazione hannoa ddirittura bloccato il goaleador invitando il Borgh. a chiudersi nel cesso.
Chi dunque ha fatto il fiero gesto? Chi ha osato sfidare manu pedis questo monumento alla imbecillità umana, alla ferocia xenofoba, all’arroganza violenta? E il calcio non gliel’ha dato nemmeno una prostituta nigeriana o un extracomunitario marocchino, perché senno’ non gli avrebbe fatto sanguinare un pochino il naso ma gli avrebbe portato via la testa.
Il gesto del prode calciatore del Nord non sarà democratico, non sarà civile, forse non avrebbe mai dovuto essere fatto, probabilmente dovrà essere penalizzato perché non si usa in un paese civile calciare chicchessia e i politici non possono creare precedenti.. ma lasciateci dire che enorme senso di liberazione si è sprigionato in ogni dove, io non ho visto altro che gente che rideva a crepapelle. Una grossa omerica risata ha scosso l’Italia.
Sarà che questi leghisti hanno ormai stufato, sarà che è ora che vadano un po’ a fare scuole serali e lezioni di educazione civica e democrazia, sarà che abbiamo trovato avvilente che un presidente del Senato si abbassasse ai loro discorsi dequalificanti, ma, siccome si sta avvicinando un nuovo anno, abbiamo solo speranza che questa genìa malnata sia mandata via a calcioni (metaforici, si intende) da ogni forma di governo di questo paese.
E ora ogni volta che un energumeno simile si affaccerà su qualche piazza a dire che ce l’ha duro, gli chiederemo: "Cosa? onorevole, il nasino?"
Ormai tre eroi abbiamo:
il muratore Roberto dal Bosco che tirò un cavalletto a Berlusconi
Pietro Ricca che chiamò "Buffone" il premier al processo SME
e l’ignoto calciatore del naso di Borghezio.
A’ la guerre comme à la guerre! L’Italia si difende anche così. Viva l’Italia!
viviana