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> Tre "scalate" - Un unico regista

27 dicembre 2005, 22:31

Il presidente dell’Unipol in tribunale a Milano

Si vuol fare luce su 2,4 milioni di plusvalenze

Bpi, Consorte interrogato per 4 ore

50 milioni di plusvalenze anomale

Ora toccherà al suo vice Sacchetti, coinvolto in altre operazioni

MILANO- Per oltre quattro ore il presidente di Unipol, Giovanni Consorte ha risposto ai pm milanesi, titolari dell’inchiesta sulla scalata Antonveneta. Consorte, accusato di concorso in aggiotaggio per il rastrellamento di azioni dell’istituto padovano ed indagato anche a Roma per la scalata a Bnl, è giunto in Procura a Milano poco prima delle 16.

Ha cercato di chiarire ai magistrati i suoi rapporti con Giampiero Fiorani e, soprattutto in riferimento alla scalata Telecom, quelli con il finanziere bresciano Emilio Gnutti, sentito dagli stessi inquirenti milanesi sabato 24 dicembre. Gli inquirenti hanno calcolato in una cifra da 40 a 50 milioni le plusvalenze anomale ottenute da Consorte e dal vicepresidente Ivano Sacchetti con il trading borsistico architettato con le società di Gnutti. Il meccanismo messo in moto in svariate occasioni, sarebbe stato quello di acquistare pacchetti azionari ’sicuri’ per poi rivenderli ad un prezzo maggiore, ottenendo delle plusvalenze, parte di queste sarebbero poi state girate a Consorte e Sacchetti.

Il meccanismo chiave dell’operazione prevedeva l’acquisto di pacchetti azionari a prezzi di mercato e la loro rapida rivendita a prezzi molto superiori pagati da controparti quali Emilio Gnutti e la Bpi.

Plusvalenze su titoli Unipol. Il rastrellamento delle azioni della banca padovana non è, però, l’unico capitolo all’attenzione degli inquirenti lombardi: nei giorni scorsi, infatti, Bruno Bertagnoli, ex agente di Borsa e cliente privilegiato di Bpi, aveva parlato di due operazioni con le quali aveva fatto confluire 2,4 milioni di euro su altrettanti conti a Monaco. L’ex direttore generale di Bpi, Gianfranco Boni, gli aveva spiegato successivamente che la somma era destinata a Consorte e che si trattava di plusvalenza ottenuta attraverso operazioni su titoli Unipol.

L’interrogatorio, interrotto poco dopo le 20, sarà ripreso tra qualche giorno. Ma prima di risentire Consorte, i magistrati vogliono ascoltare il suo vice Ivano Sacchetti. Domani sono previsti gli interrogatori di Gianpiero Fiorani e Gianfranco Boni.

(27 dicembre 2005) www.repubblica.it