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> Controllo dell’informazione e libertà di espressione: la "lezione italiana"

1 febbraio 2006, 00:58

La libertà d’informazione ridotta a livelli da regimi da terzo mondo dalla paurosa sorveglianza del capo del governo,padrone di 3 reti televisive,della Casa editrice Mondatori,di una catena di giornali che gli appartengono o che lo servono,che controlla e occupa scelleratamente la TV pubblica,è un tema trascurato in Europa .Questa violazione della libertà d’informazione in Italia è stata denunciata dall’Osce,da RSF,da Freedom House,condannata dal Consiglio d’Europa e dal Parlamento Europeo.Ma la denuncia non è passata alla Commissione Europea,perchè il Ppe ,il partito che ospita senza vergogna Berlusconi,lo ha impedito.Quindi l’Europa non condanna la violazione dell’art.10 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo da parte di un paese membro e dal suo governo antieuropeo e antidemocratico.
Barroso non vuole interessarsi a questo vulnus della democrazia in Europa.
Il Presidente Ciampi diverse volte nel corso della legislatura berlusconiano ha perorato inutilmente la difesa della libertà d’informazione in Italia.Il suo unico messaggio alle Camere insisteva proprio sulla difesa di questa libertà fondamentale violata dall’impero mediatico di Berlusconi.Ultimamente il Cavaliere impazza giorno e notte in tutte le TV,private e pubbliche,nella radio,nel disperato tentativo di fare dimenticare i suoi cinque terrificanti anni di governo.
Per fare questo,per ore e ore calunnia l’opposizione.Rivolta la frittata.I suoi processi sono dimenticati:li addossa all’avversario.Lui non ha conflitti d’interessi:è la sinistra che li ha.
Ha dei candidati mafiosi,tra i quali Dell’Utri e Cuffaro,ma calunnia la magistratura" rossa"
Questa strategia della calunnia gli è stata consigliata da un collaboratore di Bush,secondo quanto spiegato ieri dal Messaggero e da Panorama.E’ la sua sola arma per confondere gli elettori,ma pare che funzioni,a giudicare dai sondaggi che ultimamente hanno visto in lieve rimonta la Cdl.
In nessun Paese del mondo c’è una tale furiosa solitaria scorribanda televisiva di un Primo Ministro che non espone programmi,ma solo insulta.
Articolo21 è l’organizzazione di giornalisti che da anni cerca di contrastare lo scempio mediatico del proprietario di Mediaset.
Solo l’Europa potrebbe intervenire,
Ma come ho detto il Ppe e gli amici di berlusconi a Bruxelles hanno permesso che la giurisprudenza europea su un diritto fondamentale come la libertà d’informazione sia violata da un avventuriero ,nel cuore dell’Europa.
Patrizia