Eh si, infatti tutto sembra questione di moda, di schierarsi accanto ad un messaggio qualunque, bisogna soltanto che sembri ribello. Ed è la stessa cosa qua in Francia, nel mio paese : svastiche contro stelle di Davide sulle parete del bagno nei licei, slogan antisemiti e razzisti sui muri per strada... Non sanno cosa dicono quei ragazzini, infatti, ma mi chiedo : non è per tanto più pericoloso ? Perché ormai significa che il messaggio che ci hanno trasmesso i nostri genitori e prima ancora i nostri nonni, sulla guerra e le sue stragi, sulle conseguenze dell’estremismo politico, questo messaggio mi sembra perso. In piazza a Bologna c’erano chi si vergognava di cantar "Bella ciao", perché è un messaggio troppo di sinistra, e che oggi per i giovani la sinistra non fa più sognare : bisogna, per sentirsi ribelle, fare parte di gruppi pseudo-politici estremisti, non importa per loro se quelli siano razzisti. Sarebbe un modo di esprimersi, di sentirsi esistere di fronte ad una società adulta. E nel frattempo, ci si cancella delle menti la paura di fronte all’estremo, alla Bestia nazifascista. Bisogna vedere qua in Francia il risultato delle ultime elezioni presidenziali, o la situazione attuale (avete presente la reazione di fronte alle "rivolte" delle banlieue ? L’aspetto sociale è stato del tutto dimenticato, e i "giovani delusi" sono stati qualificati di "immigrati di seconda generazione", cioè maghrebini...). Non è meglio di la delle alpi, certo. E spero veramente che, di qua come di la, la gioventù si riprenderà nel futuro : ragazzi, siamo tutti figli della nostra storia. Non ce ne scordiamo ! La politica non è un gioco, non è una partita di calcio nella corte del liceo. Non facciamo dei nostri stadi dei lager.
Eh si, infatti tutto sembra questione di moda, di schierarsi accanto ad un messaggio qualunque, bisogna soltanto che sembri ribello. Ed è la stessa cosa qua in Francia, nel mio paese : svastiche contro stelle di Davide sulle parete del bagno nei licei, slogan antisemiti e razzisti sui muri per strada... Non sanno cosa dicono quei ragazzini, infatti, ma mi chiedo : non è per tanto più pericoloso ? Perché ormai significa che il messaggio che ci hanno trasmesso i nostri genitori e prima ancora i nostri nonni, sulla guerra e le sue stragi, sulle conseguenze dell’estremismo politico, questo messaggio mi sembra perso. In piazza a Bologna c’erano chi si vergognava di cantar "Bella ciao", perché è un messaggio troppo di sinistra, e che oggi per i giovani la sinistra non fa più sognare : bisogna, per sentirsi ribelle, fare parte di gruppi pseudo-politici estremisti, non importa per loro se quelli siano razzisti. Sarebbe un modo di esprimersi, di sentirsi esistere di fronte ad una società adulta. E nel frattempo, ci si cancella delle menti la paura di fronte all’estremo, alla Bestia nazifascista. Bisogna vedere qua in Francia il risultato delle ultime elezioni presidenziali, o la situazione attuale (avete presente la reazione di fronte alle "rivolte" delle banlieue ? L’aspetto sociale è stato del tutto dimenticato, e i "giovani delusi" sono stati qualificati di "immigrati di seconda generazione", cioè maghrebini...). Non è meglio di la delle alpi, certo. E spero veramente che, di qua come di la, la gioventù si riprenderà nel futuro : ragazzi, siamo tutti figli della nostra storia. Non ce ne scordiamo ! La politica non è un gioco, non è una partita di calcio nella corte del liceo. Non facciamo dei nostri stadi dei lager.
Della Francia, con affetto !