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> “Cuori Neri” il libro di Luca Telese - Memoria degli anni ’70 e guerra speculare dei miti

14 febbraio 2006, 11:11

Su Insabato alla fin fine sono sostanzialmente d’accordo, è sostanzialmente un poveraccio pscicolabile, l’ho recentemente incontrato alla manifestazione di Natale per l’amnistia dove si trascinava con le stampelle.

Tra l’altro, Valentino Parlato ( era anche lui al corteo) ci ha parlato a lungo e ne ha tracciato sul "Manifesto" un ritratto al limite dell’ innocentismo.

Ed effettivamente qualche ragionevole dubbio su una sua colpevolezza, o meglio su una sua consapevolezza su quello che stava succedendo, comincia ad affiorare in molti.

Rimane il fatto che un giudizio cosi’ "angelizzante" a pochi mesi dall’ attentato mi aveva lasciato fortemente perplesso. Del resto, come vale per Verbano, pure Insabato non è che mancasse di precedenti anche assai piu’ pesanti, soprattutto ai tempi del Fuan/Nar, come mi sembra la sparatoria ( soltanto casualmente non omicida) contro la sezione romana del Pci in Via Tigre’.

Non sapevo nulla di Spedicato ma se era innocente per quell’ attentato, nulla quaestio.

Prendo atto del fatto che non hai alcun "progetto politico" e che eventuali "errori" sono dovuti a quella che chiami "sindrome di Stoccolma".

Come ti dicevo, per Telese ed altri, la penso molto diversamente anche se nemmeno io sono ancora riuscito a leggere TUTTO il libro dello stesso Telese.

Ma anticipazioni e stralci, oltre alle interessate ( e mi sembra propagandisticamente organizzate e concertate) recensioni della stampa destrorsa, mi bastano e avanzano per esprimere un giudizio.

Ti invio il mio recapito in privato.

Al di la’ dell’ inizio un po’ "esplosivo", mi ha fatto un enorme piacere questo scambio di idee.

Keoma