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VERGINE E’ MEGLIO

18 febbraio 2006, 17:54

domani su liberazione
di Monica Lanfranco
E’ meno grave picchiare una persona fino a romperle un braccio se già la persona percossa un braccio l’ha rotto, e per giunta ingessato mentre subisce le botte? Forse sì, secondo l’opinione della Terza sezione penale della Cassazione. Questi giudici, di certo persone perbene ai quali la comunità si affida per dirimere questioni legali delicate e fondanti per la civile convivenza ieri hanno sentenziato che lo stupro su una minorenne è meno grave se la vittima ha già ’avuto rapporti sessuali’. Perché ’è lecito ritenere’ che siano più lievi i danni che la violenza
sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti rispetto a chi non ne avuti affatto. Lo scenario dal quale, in un paese ritenuto civile come il nostro, si snoda questa vicenda vede una quattordicenne abusata dal convivente della madre.
Siamo in Sardegna, una regione nella quale è presente, a macchia di leopardo, un forte problema di violenza familiare, scolastica e sociale.
L’uomo, un quarantenne con alle spalle una storia di tossicodipendenza, racconta che avrebbe voluto un rapporto come si suol dire completo, ma che la figlioccia lo aveva convinto a soddisfarlo, temendo i rischi di sieropositività, con un rapporto orale. In virtù di questo fatto l’imputato, condannato in primo grado a tre anni e quattro mesi, si sente un po’ vittima, e chiede lo sconto di pena.
Da subito il ricorso non viene accolto:la corte d’Appello di Cagliari nel novembre 2003 gli rifiuta lo sconto sulla base delle ’modalità innaturali del rapporto’, ritenuti tali da COmpromettere ’l’armonioso sviluppo della sfera sessuale della vittima’.
Meno male che c’è la Terza sezione della Cassazione, che adesso lo soccorre. E per estensione, (dopo il precedente caso della sentenza sui jeans, ritenuti indumenti troppo stretti per essere strappati, e quindi se li hai addosso e dici che hai subito violenza stai mentendo), soccorre qualunque futuro simpatico stupratore, familiare, singolo, o gruppetto di amici, che intenda
trascorrere momenti lieti. Certo, i rischi purtroppo restano. Se sei sfortunato e incappi in una giovane vergine allora sì che sono guai. Altrimenti non importa se hai quattordici anni, se chi ti insidia sessualmente è il convivente di tua mamma. Noi sei più illibata, quindi che sarà mai. E’
più o meno lo stesso rigore logico dei colleghi avvocati di Processo per stupro, un documento che risale ad oltre 25 anni fa. Alla sbarra all’epoca i giovani fascisti massacratori di Rosaria Lopez e Donatella Colasanti. Ora la Corte d’appello di Cagliari dovrà tenere in ’debito conto’ le considerazioni della Suprema Corte per valutare la possibilità dello sconto di pena al
patrigno. E l’Italia ha sceso ancora un gradino nella scala della civiltà dei rapporti umani e tra i generi. Siamo in pericolo.