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8 aprile 2006, 12:54

a tal proposito vi giro una mail inviata da un amico che lavora in una delle società citate...
Leggete bene e poi chiedetevi chi deve controllare chi...

Mentre nei recinti televisivi ci si scanna per qualche punto
percentuale di
tasse, sondaggi, cunei fiscali ed altre facezie, una notizia è quasi
passata
inosservata: alle prossime elezioni, circa 11 milioni d’italiani
(Liguria,
Sardegna, Lazio e Puglia) voteranno con il sistema elettronico.
Per fortuna non siamo ancora al sistema americano – che non conserva
copia
cartacea del voto – però un po’ di puzza di “Florida” s’avverte ormai
anche
nelle nostre città.
A chi è stato affidato il nuovo sistema elettronico? A tre società:
Telecom,
EDS Italia ed Accenture. Mentre Telecom sappiamo chi è, conosciamo
invece
poco degli altri due compari, ovvero il gatto e le volpe.

Telecom Italia
EDS Italia
Accenture

EDS è la multinazionale informatica che – negli USA – ha gestito gli
ultimi
due appuntamenti elettorali per l’amministrazione Bush: per come sono
andate
le cose in Florida (e per la cancellazione dalle liste elettorali di
200.000
persone in Ohio, lo stato di Michael Moore nel 2004) possiamo affermare
che
ha svolto bene i suoi compiti. Negli USA, ad EDS (che nel 2004 fu
rinominata
in ES&S) fu affiancata un’altra società, Diebold, per esercitare un
reciproco controllo. Peccato che il vice-presidente di Diebold ed il
presidente di ES&S fossero fratelli e che affidarono ad un
pluripregiudicato
per truffa – Jeff Dean – la stesura del programma informatico che non
rilasciava copia cartacea del voto. Già, ma in Italia non abbiamo mica
questi problemi, ci sono Telecom ed Accenture!

Telecom fornirà le linee, mentre Accenture sarà il vero “braccio
destro” di
ES&S. Già, ma chi è Accenture? Accenture è il nuovo nome di Andersen,
la
società che avrebbe dovuto controllare i conti di Enron, sospettata
d’essere
stata la “cassaforte” da svuotare per finanziare l’elezione di Bush nel
2000, e finita in un crack finanziario apocalittico!
Perché Berlusconi ha scelto proprio le due società americane
(scippando, di
fatto, una società italiana – Ales s.r.l. – che aveva iniziato la
sperimentazione nelle scorse tornate elettorali) con un decreto varato
alla
chetichella ed una trattativa a licitazione privata?

Per vincere le elezioni? Può essere. Anche nel caso le perdesse, il
buon
Berlusca potrebbe sempre chiedere la verifica delle schede (che saranno
comunque votate in parallelo, ma subito archiviate), il che
comporterebbe
ritardi di mesi per le contestazioni, i ricorsi, ecc.
Cosa succederebbe nel frattempo? Il nuovo parlamento non potrebbe
essere
insediato, e si giungerebbe a dover eleggere il nuovo Capo dello Stato
con
il vecchio…
Ahi, ahi, ahi…che bruciato di puzza, che spruzzata di brucio, che fetor
di
scheduzza bruciata s’appressa!
Niente paura, al timone di Accenture – in Italia – c’è una persona
fidata:
il figlio del ministro Pisanu. State accuorti.

Firmato
Un Coglione felice di esserlo!