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> LA LIBERAZIONE A GIORNATE

22 aprile 2006, 17:04

Al nostro caro “angelo custode” rappresentante RSU:
“Spesso, troppo spesso, si parla senza conoscere”…dicevi. Si ha tanto da dire su di voi cari rappresentanti sindacali, come per esempio che, come noi, siete partiti da semplici operatori di linea e poi stufi della routine o per oscuri motivi, avete viscidamente colto l’occasione di proporvi come rappresentanti, vi sieti fatti largo pavoneggiando le vostre qualità pseudo-diplomatiche, utili per alcuni fino ad un certo tempo. Avete abusato, e ne abusate tuttora, del “permesso sindacale” che vi offre la possibilità di timbrare il cartellino all’entrata e poi sparire nel nulla, quando invece dovreste utilizzarlo solo per poche ore al giorno, e continuare a lavorare sulle linee al nostro fianco. Vi si vede anche arrivare in azienda, a qualsiasi ora e anche nei turni di notte, vestiti di tutto punto come se dovreste andare a cena con le vostre consorti (...o lo fate davvero?).
Anche se fosse vero non dobbiamo per forza ringraziare gli RSU se i lavoratori precari hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato: dobbiamo eternamente ed irrimediabilmente essere costretti a ringraziare qualcuno se nella nostra vita facciamo qualsiasi cosa? Quando riusciremo a procedere soltanto grazie ai nostri meriti in questa dannata vita? O dobbiamo cancellare per sempre la parola “MERITOCRAZIA” dal nostro vocabolario perché ci siete sempre voi che giocate con l’azienda a fare i burattinai? Su quali basi avete poi scelto chi premiare e chi no? Perché comunque ce ne sono rimasti di precari con tanto di muso lungo! Quale giustificazione dare? Simpatia? Favoritismi? MERITO?...ESUBERO…Ma non c’erano le commesse da consegnare in tempo record???
Non è comunque una GIUSTIFICAZIONE a qualsiasi insulso accordo che possiate prendere d’ora innanzi con l’azienda! Ficcatevelo in quella presuntuosa testaccia malsana! Perché se l’avete fatto adesso nessuno vi potrà negare di farlo ancora…Ogni qual volta dite che l’azienda è in crisi produttive…guarda caso sempre nei periodi di festività! Perché alla fine c’è sempre qualcuno che cede… un timoroso… un precario che aspetta il contratto pendendo dalle vostre labbra, perché non può far conto sul suo merito.
Mostrate sempre l’azienda in difficoltà: ci lavoro da più di 7 anni e sin dal primo giorno è stata sempre presentata la probabilità di chiusura dello stabilimento perchè non eravamo capaci di produrre sempre di più e meglio. Ci raccontano aneddoti sulle commesse ai limiti della barzelletta. Adesso siamo molto oltre i 2000 dipendenti e lo stabilimento cresce a dismisura, che di giorno in giorno non lo riconosco più e rischio di perdermi. Se non fallisce dobbiamo ringraziare voi? Siete fantastici! Premi Nobel per l’economia e gestione aziendale!
Perché poi i nostri colleghi “armonizzati” con noi ( i Sistemi Frenanti)…per loro c’è un trattamento diverso? Perché a loro è stato concesso il ponte 24-25? Non sono coinvolti? E i dipendenti impiegati? Neanche loro sono coinvolti?
Chi è che lavora il 25 aprile? Polizia, Carabinieri, ospedali, acquedotto, netturbini, giornalisti RAI, centri commericiali e ristoratori, ecc… Dimenticavi prostitute, astronauti, mafiosi, i postini… no… quelli forse no, hostess e piloti, Schumacher e Massa, Del Piero e Kakà…e tanti altri.
Chi è che non lavora il 25 aprile?...Boh! Forse nessuno.
Intanto io, e tanti altri come me, ci alziamo con la sveglia, guidiamo assonnati fino al lavoro, timbriamo e ci mettiamo a testa china sulle macchine, facciamo una pausa due o tre volte nella giornata, facciamo le nostre 8 ore, timbriamo e torniamo a casa, viviamo per quel tempo che ci resta, forse andiamo a cena con le nostre (o vostre) consorti, e aspettiamo domani. Altri invece non fanno così.
Mi basta lavorare le mie dannate ore lavorative e tornare a casa stanco… non mi serve che facciate salti mortali di accordi e finte battaglie con l’azienda (e pure tra voi stessi…è il colmo!) solo per farmi piacere… vi fate male da soli… non vedete?
Questo è il MIO lavoro… fa parte della MIA vita.