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> Solidarieta’ con Bellaciao, per la liberta’ d’espressione

16 maggio 2006, 21:38

Buonasera,
la lettura dell’articolo incrimininato ed oggetto della denuncia, mostra
 una chiara descrizione dei fatti : salvo alterazioni, invenzioni o manipolazioni questi non possono essere denunciati come diffamatori .
 l’espressione di opinioni in linea con le tesi della CGT : non puo’ considerare diffamatoria alcuna presa di posizione contraria alle tesi della parte messa in causa, quando questa viene espressa in modo educato, non tendenzioso e senza animosita’
I termini "filibusteria" , "mafiosi" etc. stigmatizzano l’operato di chi si permette d’abusare di lavoratori stranieri, conformemente alle tesi della CGT e di Bellaciao .
Pertanto, e senza eleggermi giudice o avvocato di parte (fra l’altro senza le necessarie competenze giuridiche), non mi sembra fondata l’accusa della parte messa in causa dall’articolo, se non per cercare di proteggere in tal modo i propri interessi .
In queste condizioni, pur non avendo letto la distinta della denuncia di diffamazione ed autorizzandomi un cambiamento d’opinione nel caso lo ritenessi necessario, sostengo Bellaciao nella sua vertenza giuridica per la libertà d’espressione nel caso specifico quivi menzionato.
Mi sembra che sia la CGT, che Bellaciao, possano costituirsi parte civile contro la parte avversa per abuso di posizione dominante e per abuso di ricorso giuridico (non ricordo il termine esatto) nel quadro della presente causa
Distinti saluti
Giampaolo Bertuletti