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> Farmacisti fascisti ? Sit-in e tensioni a Roma

29 luglio 2006, 15:44

Tornando ai fenomeni di "fascismo di massa", senza per questo minimamente atteggiarmi a fan di Bersani, qui la questione si sta dimostrando pesante ...

Ieri i titolari di farmacie in corteo a Roma dalle parti di Piazza Venezia - peraltro la serrata era numericamente fallita ed in serata non hanno potuto fare altro che "calare le braghe" con la ministra Turco - non hanno trovato di meglio che aggredire un presidio di generici dello spettacolo che sostava davanti la Provincia soltanto perchè in detto presidio c’era una bandiera rossa, credo della Cgil...

Ed anche a Milano è capitato che un gruppo di "tassisti nazionali" - così firmavano il loro volantino - aggredisse un giornalista del Corsera, colpevole di aver parlato male della loro vertenza, peraltro ormai conclusa ....

E sempre a Milano, dentro il tribunale, un gruppo di avvocati fascisti ha aggredito il giuslavorista Pietro Ichino.

Ichino è sicuramente un pessimo personaggio, passato dall’assistenza legale alla Cgil a quella a Confindustria, ma il fatto che il gruppo degli aggressori fosse capitanato dall’ esimio Avv. Braggion, cioè l’assassino del compagno Claudio Varalli nel lontano 1975, qualche problema di brividi alla schiena e di prurito alle mani oggettivamente me lo crea ....

Insomma, senza assolutamente alcuna accondiscendenza con Prodi e il suo governo tutt’altro che "amico" ( condivido lo sconcerto rispetto alle posizioni acritiche ed allucinanti di molti compagni), mi sembra che questi cacchio di "momios" all’amatriciana stiano veramente passando il segno ...

Credo quindi che quel che resta del cosiddetto "movimento", in totale autonomia dal governo e da qualsiasi altra istituzione, debba cominciare seriamente a porsi il problema di contrastarli, in ogni forma .....

Keoma