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> Libano: nuovi guai in arrivo

29 agosto 2006, 16:24

Ma l’idea di disarmare Israele - almeno fuori dai propri confini - non è legittimo porsela ?

Senz’altro le posizioni di Hezbollah - come del resto quelle di Olmert e prima ancora di Sharon - non sono certamente da attribuire alla sinistra.

Rimane il fatto che Hezbollah, insieme alla Amal di Berri, rappresenta la stragrande maggioranza della popolazione sciita, ha circa il 20% dei voti in tutto il Libano - che è bene ricordarlo, è un paese democratico tra i pochissimi dell’ area mediorientale - , fa parte del governo libanese e non si può certo liquidare quindi come "gruppo terrorista" .......

E infatti l’unica soluzione possibile è integrare le milizie di Hezbollah - come già quelle druse di Jumblatt e quelle cristiane di Gemayel e di Ahoun ( quest’ultimo peraltro diventato alleato stretto degli stessi Hezbollah) - nell’ esercito regolare libanese.

Che è cosa assai diversa da un "disarmo forzato" ......

E comunque, se non si risolve il problema palestinese, ogni altra cosa risulterà inutile per la stabilizzazione e la pacificazione del Medio Oriente.

E per mettere in piedi una trattativa in questo senso, bisognerà per prima cosa che siano liberati gli otto ministri del governo palestinese - anche esso liberamente eletto in libere elezioni - attualmente tenuti sequestrati da Israele.

Anche Hamas, anche se sunnita e non sciita, è oggettivamente di destra, ma con chi si pretende di trattare se non col governo liberamente eletto dai palestinesi ?

Keoma.