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> Culto della personalità

9 dicembre 2006, 17:22

EIN VOLK, EIN REICH, EIN FUHERER

Carissimo Direttore,
lasciando perdere per un attimo la Finanziaria e le strategie politiche dell’opposizione culminate poi nella folla osannante in piazza il 2/12, la cosa che più mi ha sconcertato è stato vedere in TV le immagini di persone adoranti, in preda ad una sorta di frenesia voodoo per l’augusta persona di SB. Gente con le lacrime agli occhi o con le immaginette del "Santo" baciate e portate in processione; donne in tenuta forzitalica che dicono "questo è amore, se ci siamo alzate alle tre del mattino per essere qui".

Ricconi e poveracci accumunati dallo stesso delirio mistico. Mancavano all’appello solo le ragazzine urlanti come nelle immagini di repertorio dei concerti dei Beatles ma per il resto non mancava nulla: adunate fasciste, camice nere e croci celtiche, braccia tese, cori inneggianti al Duce. Più che politica mi pareva culto della personalità massificato e ben organizzato, che ha offuscato (parlo per me, mea culpa) almeno in parte anche il rispetto che giustamente si deve a chi la pensa diversamente, e soprattutto a coloro che magari sono scesi in piazza senza seguire la stella cometa.
Con stima.

Elena Betti
Livorno

Ho sentito una signora di mezza età dichiarare a una tv che lei è contro Prodi "perché ce l’ha piccolo". Se un giorno arriviamo al "Berlusconi ce li ha grossi così", preparo l’olio di ricino.

Vittorio Zucconi

( dal blog di Zucconi su repubblica.it)