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Subcomandanti

29 aprile 2007, 10:50

Anche a me non piace il pezzo di Spartacus. Si alimenta di quella tendenza presente a sinistra (soprattutto all’estrema) che si basa più sul dileggio personale che sul confronto tra idee diverse (e meglio ancora sull’esito pratico di tali idee).

Non voglio fare quello che rimpiange i tempi passati. ma da questo punto di vista c’è stato uno spartiacque, e non in positivo, tra il 68 e il 77. Il 68 vedeva polemiche molto aspre, soprattutto tra l’estrema sinistra e il PCI, dove non mancavano le esagerazioni e le denigrazioni ma in cui si sentiva l’obbligo di contrapporre argomento ad argomenti (magari a colpi di eccessive citazioni di testi sacri, che per lo meno qualcuno leggeva).

E’ stato soprattutto il ’77 che ha portato lo scontro dal piano del: "le mie idee sono migliori delle tue", a quello del "sei un nemico e quindi devo impedirti di parlare". Naturalmente il ’77 non fu solo questo e le responsabilità sulla sconfitta di quel movimento sono da ripartire tra varie parti, ma la mia impressione è che quel metodo si sia esteso, tanto più quanto si sono impoverite le idee.

Una buona discussione critica sulle strategie politiche dei vari soggetti della sinistra sarebbe benvenuta. Ma quello che vedo (anche da Bella Ciao) sono in gran parte solo moralismi qualunquistici. Detto senza offesa mi sembra di leggere i giornali della destra di un tempo (il Borghese, il Candido) quelli che sproloquiavano su Berlinguer nobile e proprietario di un isola.

Bisognerebbe chiedersi se oggi esiste un fenomeno diffuso di "qualunquismo di estrema sinistra" e quali siano le sue radici sociali.

Franco