Home > ... > Forum 10283

Subcomandanti

1 maggio 2007, 12:58

Malabarba vine da Democrazia Proletaria e soprattutto dalle lotte operaie all’Alfa di Arese.

E’ stato con Tiboni nella Fim/Cisl, è poi stato uno dei fondatori dello Slai/Cobas - sindacato di stretta osservanza tradizionalista m-l - ed infine, proprio sul rapporto con Rifondazione rifiutato dagli altri dello Slai, è finito nel Sincobas ed è poi approdato al Senato, lasciando dopo pochi mesi il posto ad Haidi Giuliani. E se l’obiettivo premeditato di quella corrente del Prc fosse stato fin dall’inizio far cadere il governo Prodi, col cavolo che avrebbe lasciato una postazione così decisiva ....

Non vedo "trotzkismi" o altri politicismi in tutto ciò, bensì un legame sempre netto con i movimenti di massa reali, se poi Malabarba fosse pure iscritto alla 4^ Internazionale questo sarebbe un elemento del tutto secondario e marginale ; sarebbe decisamente una cosa rara trovare un "trotzkista" così poco "ideologico" e così radicato nelle lotte della "gente in carne ed ossa" ....
Uno così è più facile che "prenda ordini" dai cassintegrati di Arese che non da consessi internazionali di burocratini intellettualoidi ....

Lo stesso discorso per Cremaschi, che ormai fa parte integralmente della stessa corrente del Prc, che, come dici pure tu, trotzkista non è stato mai, addirittura è stato insieme a Marco Revelli uno dei più ascoltati consiglieri di Bertinotti ( roba in gran parte loro tutta la teoria sul "superamento del novecento" e sulla "non violenza conflittuale") e da qualcuno veniva addirittura considerato, qualche anno fa, come il più probabile successore dello stesso Bertinotti alla segreteria del Partito.

Quindi certi schemini manichei e consolatori sui cattivoni "trotzkisti", che tramano a livello mondiale sul povero governo Prodi che invece sarebbe senza macchia e senza paura, non stanno minimamente in piedi.

Non vedo poi nessuna risposta convincente sulla contraddizione tra "cantiere" e "sinistra europea".

E sull’Afghanistan neppure ...di sostegno alla "resistenza afghana" cioè ai talebani, a differenza di quella più variegata irakena, ho sentito cianciare soltanto i nazi-maoisti del cosiddetto Campo Antimperialista e, in maniera più sfumata, quel cialtrone di Ferrando ... quindi il tuo mi sembra l’ennesimo "anatema" strumentale e consolatorio ....

Rimane il fatto che tra il sostenere il ritiro delle truppe, come faceva il Prc fino a due mesi fa, ed il parlare oggi di consolidare in Afghanistan una presenza militare europea sia pure col fine, assai velleitario, di contenere l’influenza americana, il cambiamento di linea mi pare abissale ......

E un cambiamento di linea così pesante non si definisce certo con una semplice intervista di Giordano a Repubblica ..... e nemmeno si risolve la contraddizione attivando la Commissione di Garanzia di Cappelloni, anche se probabilmente, questo lo credo anch’io, Turigliatto non aspettava altro ....

Ma le migliaia e migliaia di altri compagni e compagne non "trotzkisti" nè "violenti" - come anche il sottoscritto - che non sono convinti, sia nel metodo che nel merito, di queste "svolte" e che, senza poter avere sedi di discussione adeguate, stanno semplicemente defilandosi dall’ impegno di partito non sono un problema per il gruppo dirigente ?

Pe non parlare dei semplici votanti, ne incontro tutti i giorni, che dicono per gli stessi motivi che si asterranno già alle prossime amministrative ?

Mica esiste solo Turigliatto ......

K.