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La coerenza e l’intransigenza di un partito rivoluzionario e internazionalista

23 maggio 2007, 23:49

Se l’emancipazione dei lavoratori in questo paese è affidata a Ferrando siamo davvero messi bene! Ferrando è un signore che nella sua vita politica non ha mai aggregato nessuno, al contrario la sua è da sempre una storia di guppuscoli e scissioni. Solo per ricordarne qualcuna degli ultimi anni, da Ferrando si sono già separati, nell’ ordine:

1) Bacciardi
2) Bandiera Rossa
3) Falcemartello
4) Progetto Napoli ( ora: Unità Comunista)
5) Gruppo "Oltre"
6) Progetto Sicilia (ora: sotto le bandiere del marxismo...)
7) Progetto Vibo Valentia (ora: gruppo Ottobre)
8) Progetto Comunista-Rol (ora: Partito di Alternativa Comunista)
9) Veruggio e tanti altri (ex)ferrandiani rimasti nel Prc (ora:Controcorrente/Resistenze).

E di questo elenco non fanno parte i micro-gruppuscoli e le micro-scissioni degli anni settanta dove spesso Ferrando si trovava con altri 3 o 4 compagni-gruppettari-settari ad "emancipare la classe operaia". Compagni del PCL svegliatevi! Il PCL, numeri alla mano, è l’ennesimo gruppuscolo insignificante. Vi rendete conto che fate delle assemblee provinciali con 6(sei) partecipanti in una città come Napoli? Altro che Partito, questi sono numeri di assemblee di condominio. Svegliatevi!