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La coerenza e l’intransigenza di un partito rivoluzionario e internazionalista

17 luglio 2007, 16:32

Non credo che sia proprio il massimo stare a perdere tempo per screditare il Pcl, a meno che non si ci trovi quotidianamente a confrontarsi con compagni che ne facciano parte e che meritano di essere avvertiti della pagliacciata a cui volenti o no si prestano.

Di fatto, comunque, non abbiamo niente di concreto di alternativo per ridere sulle organizzazioni che si pongono degli obiettivi importanti. Tuttavia, questo è tanto più un motivo per dire a tutti che è vergognosa l’espulsione da un movimento che si è voluto costruire come aperto sin dall’inizio. E’ vergognoso non perchè fanno paura o scandalo da perbenisti le epurazioni - certo non ricordano niente di meramente democratico! - ma perchè se Ferrando ed i suoi "epigoni" o comunque il gruppo di alcune centinaia di simpatizzanti, tra cui sicuramente validi compagni, volevano fare un’associazione coerente e intransigente, non l’hanno detto prima?

Il dato oggettivo che si ricava da questa vicenda delle espulsioni, sia quella subita che quella agita, di cui stiamo parlando, è che Ferrando usa un metodo di fare politica incoerente e strumentale, inutile sia per il proletariato che per i comunisti.

"gallina vecchia, solo vecchia!"