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Fausto e Iaio – Valerio Verbano. Una strategia per due esecuzioni

7 marzo 2011, 12:28

Le similitudini ci sono tutte.

Va però detto che il "giro" di fascisti su cui si sta sviluppando la nuova inchiesta relativa all’omicidio di Valerio Verbano è appunto un "giro" profondamente diverso da quello, pur sempre di fascisti romani, su cui si era sviluppata l’indagine della magistratura milanese rispetto all’uccisione di Fausto e Iaio.

E, a questo proposito, va anche detto che se il "giro" di chi fu accusato della vicenda milanese portava direttamente ai Nar di Fioravanti, sia pure realisticamente, in quel caso, "mandati" a fare quell’attentato su commissione malavitosa, leggi clan Turatello, e/o dei servizi ( presenza nella stessa Via Montenevoso di una sede Br in pieno sequestro Moro) .... i nuovi accusati per Verbano sono invece essi stessi esponenti della criminalità organizzata romana al massimo livello, sia pure tutti con precedenti politici "neri" ma sviluppati in ambiti diversi, nel tempo e nello spazio, da quello dei Nar di Fioravanti.

Tra i nuovi sospettati per l’omicidio Verbano c’è infatti persino un tizio, tale Gianluigi Esposito, nel frattempo deceduto, che faceva addirittura parte, nei primi anni settanta, dello stesso gruppo di fascio/criminali ( Ghira, Izzo, Guido) che si era reso responsabile dei fatti del Circeo e in epoca successiva nientemeno pure del clan mafioso francese dei marsigliesi operanti in Italia.

Insomma, se - sia pure a due anni di distanza - la finalità dei due attentati appare senz’altro dello stesso segno ( sia Fausto e Iaio sia Verbano conducevano inchieste di controinformazione sulle commistioni tra bombaroli fascisti e criminalità organizzata di tipo mafioso) non è però affatto scontato che i killers materiali siano gli stessi.

Ed incapunirsi eccessivamente su questa tesi rischia di non aiutare la ricerca, già così difficile a tanti anni di distanza, della verità.

Raf