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Banca Etruria - La colpa ovviamente è dei "polli" ...

22 dicembre 2015, 16:48, di gcastronovo.blogspot.it

IL MINISTRO BOSCHI E L’IDEA DEL RUOLO DEL PARLAMENTO
CHE SIA LA FORZA DEI NUMERI AD ESSERE CON NOI

Romano: amici…che ne dite della reazione poco istituzionale con la quale il Ministro piddino Maria Elena Boschi ha accolto l’iniziativa del Movimento 5 Stelle che ne ha chiesto le dimissioni dopo la scandalosa vicenda delle BANCHE ETRURIA e MARCHE e delle CASSE DI RISPARMIO di FERRARA e CHIETI?
Marco: cosa ha detto di così interessante da suscitare la tua attenzione?
Alessio: ha commentato in modo alquanto sferzante la mozione di sfiducia che il Movimento 5 Stelle ha
presentato nei suoi confronti dicendo: “ ANDIAMO IN AULA DOVE VEDREMO CHI HA I NUMERI”.
Ennio: sarebbe necessario che anche la Boschi e Renzi sapessero di che lacrime e sangue, rosso di dignitosa vergogna, grondano i volti di coloro che sono stati truffati dalla banche che alcuni definiscono rosse, e che io non volendo entrare nel terreno paludoso della politica preferisco sostituire le esse con le t e definirle rotte.
Giacomo: è un’affermazione, questa della Boschi, che la dice lunga della marginalizzazione del Parlamento con il Governo Renzi. C’è di più: se inquadrata nel contesto dello scandalo delle banche, che un po’ tutti quanti stiamo vivendo, la reazione del Ministro Boschi sta senz’altro contribuendo a creare un pesante clima di sfiducia dei risparmiatori nel nostro sistema bancario e nella politica che questo sistema dovrebbe regolamentare. La parola al Prof. Vezio che chiede di intervenire.
Vezio: amici….permettetemi che dica senza fingimento alcuno il mio pensiero. E’ una dichiarazione che dimostra la scarsa sensibilità giuridica, politica, istituzionale e direi il poco rispetto verso il ruolo, costituzionalmente garantito, che la Boschi e il suo Governo hanno verso il Parlamento.
Rodolfo: parole poco diplomatiche, le sue, Prof. Vezio! Come mai?
Vezio: una premessa: desidero che la nostra riflessione non venga condizionata dall’emotività cui, un po’ tutti noi stiamo cadendo stante l’elevato numero di vittime che la mala gestione delle banche ha lasciato sul campo. Vedete….Beppe Grillo tempo addietro ha così dichiarato: “Il Parlamento, ruolo centrale della nostra democrazia, è stato spossessato dal suo ruolo di voce dei cittadini….il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. E’ un simulacro …o lo seppelliamo o lo rifondiamo…”. Un giudizio alquanto impietoso che dovrebbe comunque indurre le forze politiche ad una seria riflessione sulla pericolosa deriva verso cui il nostro Parlamento oramai da tempo è pericolosamente spinto in nome di una democrazia governante e capace di assumere decisioni rapide.
Amici….questa sera, qui al nostro Circolo, sono presenti, se non erro, un ex Sindaco, due ex Assessori e un Consigliere attualmente in carica, tutte persone che ben sanno come funzionano i Consigli Comunali e le Giunte Municipali: in quanto organi collegiali, la votazione viene dopo la discussione. Anche in Parlamento avviene (meglio: dovrebbe avvenire) la stessa procedura: prima si discute e poi si passa al voto.
Un’ultima considerazione mi sia consentita: ricordiamoci, amici miei, che il termine Parlamento ha la stesa radice del verbo parlare: vuol dire che il Parlamento dovrebbe essere la sede dove si parla, si confrontano idee, si discute, in presenza di un problema, sulla possibile soluzione da adottare. Ed è questo principio che, ultimamente entrato in crisi profonda con l’avvento del Governo Renzi, deve essere rivalutato pena il fallimento della funzione collegialità. Ed in questo non possiamo non dare ragione a Beppe Grillo quando parla di “attuale spossessamento del ruolo del Parlamento”
(dai dibattiti svolti al Circolo della Concordia)
gcastronovo.blogspot.it.