Home > ... > Forum 4250

> Strage di Bologna, dov’è la verità?

7 settembre 2005, 23:11

Personalmente sono del tutto convinto dell’ innocenza di Mambro, Fioravanti e Ciavardini per Bologna, anche se i primi due hanno sul groppone tanti di quegli omicidi efferati che sarebbe stato bene comunque buttare la chiave e invece sono liberi come l’ aria.

E forse pure questo e’ segno di cattiva coscienza dello stato.

Pero’ anche la storia di Carlos non sta ne’ in cielo ne’ in terra e appare proprio un altro modo di trovare colpevoli di comodo.

Erano ormai molti anni nel 1980 che Carlos - un venezuelano cresciato nell’ Urss al seguito del padre dirigente del Pci del Venezuela - con la sua sparuta banda di tedeschi aveva rotto ogni rapporto col Fplp palestinese.

E comunque tanto Carlos, i suoi compagni tedeschi e pure i palestinesi del Fplp erano atei, marxisti e non avevano nulla a che spartire con l’ islamismo jaidista, che allora - a parte i Fratelli Musulmani in Egitto - era veramente poca cosa.

Un coinvolgimento di Carlos e c. in una storia come Bologna 1980 e’ cosi’ inverosimile che persino Cossiga - che ha tirato fuori sta cosa - esclude l’ attentato ma ipotizza una esplosione fortuita durante un trasporto di esplosivo.

Decisamente poco per portare avanti un discorso minimamente credibile.

Piu’ credibile un coinvolgimento libico come ritorsione per il tentativo di uccidere Gheddafi che era all’origine sicuramente della strage di Ustica, anche se i mancati killers di Gheddafi che invece abbatterono il Dc9 dell’ Itavia non erano certo italiani, ma francesi o americani.

E Gheddafi non aveva certo bisogno di Carlos o di altre scheggie impazzite per fare questo.

Questo spiegherebbe bene - tenendo conto sia dei rapporti "storici" tra una parte dei nostri servizi e il regime libico e anche della necessita’ di "nascondere" l’ errore occidentale di Ustica - i clamorosi depistaggi degli stessi servizi italiani.

Ma non si puo’, in nome del fatto che i fascisti dei Nar erano i "mostri" di allora e furono per questo accusati di Bologna, ora fare la stessa operazione coi "mostri" di oggi, cioe’ i terroristi islamici.

E’ un’ altra faccia della stessa squallida operazione.

E poi, come dicevo, Carlos e i suoi non sono nemmeno parenti lontani del jaidismo di oggi.

Credo francamente che Cossiga, come per Giorgiana Masi, ne sappia molto di piu’ ma si guarda bene dal dirlo, limitandosi a qualche vago e distorto segnale ogni tanto.

E cosi’ i depistaggi strumentali continuano ad allontanare la verita’.

Vanni