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> Intervista a Oreste Scalzone : «Senza cibo per l’amnistia»

22 aprile 2005, 11:26

All’ottavo giorno di sciopero della fame dei cittadini detenuti al Bassone di Como, Lucio Bertè dormirà con loro, fuori dal carcere...

...per andare in sogno dai parlamentari che possono realizzare l’amnistia come atto di giustizia e di rispetto della dignità umana. Nel sonno non esistono sbarre che ci possano separare; siamo tutti insieme e ugualmente liberi: muoviamoci perchè un passo avanti della civiltà non resti soltanto un sogno.

Milano, 22 aprile 2005

Dalle ore nove della sera di venerdì 22 alle ore sette del mattino di sabato 23 aprile il militante radicale Lucio Bertè, membro dell’Associazione “Il detenuto ignoto” e Consigliere regionale uscente dei Radicali- Lista Emma Bonino, sarà fuori dalla Casa Circondariale del Bassone a Como per dormire con i cittadini detenuti, molti dei quali all’ottavo giorno di sciopero della fame per il rispetto della legalità da parte delle Istituzioni, per il rispetto della dignità delle persone detenute, e per ottenere condizioni civili di trattamento per tutti i detenuti delle carceri italiane.

L’iniziativa è partita come sostegno all’azione nonviolenta di Marco Pannella, nove giorni di digiuno totale della fame e della sete, per ottenere un provvedimento generale di amnistia ed indulto, sia come omaggio agli auspici di Papa Giovanni Paolo II, sia come responsabile atto di governo di una situazione detentiva intollerabile e illegale.

Lucio Bertè ha dichiarato : “Lo scopo è quello di sfruttare le ore della “libertà uguale per tutti”, quelle del sonno, per recarsi tutti insieme nei sogni dei parlamentari che dovranno decidere sull’amnistia e l’indulto, per convincerli a non aver paura, e a realizzare al loro risveglio questo atto iniziale di buon governo, per dare spazio e tempo alle riforme del sistema penale e della giustizia, perché non si riproduca l’attuale disastro incostituzionale e inumano. Spero che tanti cittadini liberi o “detenuti da svegli”, vogliano unirsi in questa azione di “evasione notturna nonviolenta” dalle carceri italiane, a partire dal Bassone di Como, dalla sera di venerdì 22 aprile.

Conto di sollecitare la prossima Giunta regionale, non appena sarà insediata, perché dia seguito all’impegno preso prima delle elezioni dal Presidente Roberto Formigoni, ma anche dallo sfidante Riccardo Sarfatti, per la realizzazione di un concorso internazionale di architettura (e di un convegno ad esso propedeutico), per stimolare e raccogliere idee innovative sulla funzione del carcere (inteso come servizio pubblico aperto all’esterno, come luogo di studio e di lavoro), e sulle possibili tipologie organizzative alternative, basate sui principi affermati nelle costituzioni dei Paesi democratici e nelle convenzioni internazionali”.