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> Il discorso di Paolo Bolognesi nell’occasione del 25° anniversario della Strage di Bologna

3 agosto 2005, 20:44

Commentare tutto il discorso del presidente Bolognesi sarebbe troppo difficile. Mi limito a dire che se, come lui afferma, lo scopo dell’associazione è stato e sarà sempre quello della ricerca della verità, non è pensabile che ci si ostini a non voler valutare eventuali altre piste che sembrano essere emerse d’un tratto in questo ultimo periodo, ma che sono da molti anni ipotizzate con numerose richieste di approfondimenti anche relativi alla figura di Carlos.
Non sono un giudice nè tanto meno spetta a me indagare, ma è mio dovere quale cittadino italiano di pretendere chiarezza su una delle pagine più triste e tragica della nostra storia e soprattutto di non accontentarmi dell’individuazione di un colpevole per tacitare la coscenza.
Finchè esiste anche un sottilissimo dubbio, la vicenda non può essere liquidata in questo modo.
Oltre a Mambro e Fioravanti c’è una terza persona che ancora oggi subisce l’iter giudiziale della strage. E’ Luigi Ciavardini, accusato di essere l’esecutore materiale. Non è vero che la Cassazione lo ha condannato, tutt’altro. La condanna a trentanni di carcere è stata annullata dalla Suprema Corte con rinvio alla Corte d’Appello, dove è stato di nuovo condannato a 30 anni ma senza ulteriori elementi di prova. Quella di Ciavardini è una storia infinita, in alcuni casi paradossale e la cosa più grave è che la prova della sua colpevolezza si basa su "passaparola" e "sentito dire" ed il suo accusatore sarebbe tal Angelo Izzo, ex stupratore del Circeo, e pochi mesi fa di nuovo alla ribalta delle cronache per l’omicidio di due donne.
Altra considerazione è che in alcuni passaggi il discorso del presidente Bolognesi sembra più mirato a sottolineare ed evidenziare la matrice fascista della strage piuttosto che alla condanna dell’atto in se stesso, chiunque l’abbia commesso. Mi spiego meglio. Ipotizzando, come sostiene Bolognesi, la matrice fascista (cosa a cui non credo assolutamente) è necessario comunque fare dei distinguo. Non esiste il connubio fascista quindi stragista. Chi militava in quegli anni nella destra, quindi, per assioma comune e superficiale, fascista, non per forza di cose deve aver commesso una strage. Già, se riuscissimo a riflettere su questo, sarebbe un grande passo in avanti. Se non esistono prove a carico di Ciavardini ma, come già detto labili "sentito dire", non può essere condannato perchè all’epoca militava nei Nar. E’ assurdo!
Ai parenti delle vittime va la mia più totale ed umana solidarietà ma non posso accontentarmi di una verità che mi lascia con l’amaro in bocca, che mi sembra una pseudo verità, che insinua mille e mille dubbi nella mia coscenza. Io voglio IL responsabile della strage, non mi accontento di UN colpevole.