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08.07.09 - Manganellate della polizia al tribunale di Padova
Publie le mercoledì 8 luglio 2009 par Open-Publishing2 commenti
I manifestanti mantengono il presidio
Aggiornamenti da Padova - un presidio molto partecipato al tribunale dove si stanno tenendo gli interrogatori degli arrestati dell’operazione poliziesca contro il movimento dell’Onda.

SMS da globalproject.info -
8/7/2009 > 12:04
Padova. Presidio al tribunale. Gli striscioni sono comunque stati attaccati sul muro del tribunale
8/7/2009 > 11:59
Padova. Presidio al tribunale. Gli agenti si sono spostati. Buffoni urlano i manifestanti
8/7/2009 > 11:58
Padovo. Gesto inaccettabile della polizia davanti al tribunale. Hanno caricato i manifestanti semplicemente perché volevano appendere degli striscioni in solidarietà dei compagni arrestati
8/7/2009 > 11:50
Padova. Presidio al tribunale. Una decina di agenti ho tenuta antisommossa sono davanti all’ingresso del tribunale. Di fronte a loro i manifestanti che intervengono dal megafono
8/7/2009 > 11:37
Padova. Presidio al tribunale. Manganellate x impedire che i manifestanti attaccassero uno striscione di carta al muro del tribunale. Vergogna gridano i manifestanti
8/7/2009 > 11:32
Padova. Presidio al tribunale - sullo striscione la scritta appalti, inceneritore.. Zanonato il vero mafioso sei tu!
Messaggi
1. 08.07.09 - Manganellate della polizia al tribunale di Padova , 8 luglio 2009, 16:03
Napoli: ancora cortei - liberi tutti subito!
Oltre mille persone hanno partecipato oggi al corteo improvvisato a Napoli da piazza San Domenico fino alla Prefettura dopo gli arresti di ieri di 21 studenti per le manifestazioni del G8 Università a Torino e ancor più dopo le ulteriori e gravi notizie che arrivavano da Roma in seguito ai fermi e agli arresti nella prima giornata di protesta contro il G8 della crisi economica e sociale.
Altri 36 fermi e 8 arresti sono infatti un bilancio allucinante e spropositato che dimostra quanto sia realmente in pericolo oggi il diritto al dissenso, l’agibilità democratica del conflitto sociale. Nel caso dei 21 arresti di lunedì, tra i quali il compagno napoletano Egidio Giordano, una specie di repressione a orologeria ha portato in carcere gli studenti per un’accusa di "resistenza" al corteo di due mesi fà (!!) quando il movimento dell’Onda ha tentato di raggiungere il vertice del Summit in cui si discuteva del proprio futuro ed è stato caricato e fermato dalla polizia.
I fermi e gli arresti di oggi trovano contestazioni altrettanto assurde e minimali a giustificarli, come "manifestazione non autorizzata", "resistenza passiva (?)" ecc per quelli che in molti casi erano semplicemente dei presidi mobili per contestare le delegazioni degli 8 autocrati che arrivavano a Roma. Tra i fermati ancora 5 attivisti del movimento napoletano, per uno dei quali, Alessandro Ventura è scattato l’arresto. A motivarlo una contestazione ridicola, il fatto che, secondo la questura di Roma, avesse in tasca un oggetto metallico che "se lanciato" poteva, quindi, avere "effetto contundente"...!!
E’ assolutamente evidente che gli arresti di ieri e di oggi sono il prodotto di indicazioni precise del Ministero dell’Interno per impedire la manifestazione di qualunque opposizione e intimidire i movimenti sociali. I cortei che a Napoli come in tutta Italia si stanno tenendo, accompagnando le mobilitazioni già previste contro il G8, dimostrano che questa intimidazione verrà rispedita al mittente. Difendere l’agibilità delle lotte sociali dall’arroganza del potere è una responsabilità comune per chi è in piazza in queste giornate e delle centinaia di migliaia di precari, studenti, immigrati, cittadini democratici che vorranno assumersela nel prossimo futuro per dimostrare che è giusto che la crisi la paghino i padroni!
Le iniziative per la liberazione degli arrestati e per la contestazione del G8 continueranno! Incontro di coordinamento al laboratorio Ska in piazza del Gesù domani, mercoledi, alle ore 19.00.
Egidio e Sasà liberi! Liberi Tutti!
Subito!!
Studenti e studentesse delle Università Napoletane
Movimenti napoletani contro il G8 e contro la repressione
1. 08.07.09 - Manganellate della polizia al tribunale di Padova , 8 luglio 2009, 16:05
Bologna - Corteo spontaneo e non autorizzato paralizza Bologna. L’Onda blocca la città!
L’Onda non si arresta
07/07/09 - Stasera un presidio in Piazza Verdi composto da più di 300 studenti e studentesse bolognesi si è mosso dalla zona universitaria in un corteo spontaneo e non autorizzato, per manifestare con forza il dissenso dell’Onda Anomala bolognese contro il grave attacco giudiziario e politico nei confronti dell’Onda e del movimento, invocando libertà per tutti gli studenti arrestati in questi giorni dopo gli scontri del g8 dell’università di Torino e delle mobilitazioni anti-g8 a Roma delle ultime ore.
Gli arresti degli ultimi giorni sono un chiaro messaggio di intimidazione della magistratura e della questura, sotto le indicazioni politiche di un governo che cerca in tutti i modi di far tacere il dissenso e sopprimere le libertà, coperto da un silenzio imbarazzante di una sinistra complice e da un’azione mediatica di puro travisamento della realtà.
Ma l’Onda ha risposto sin da subito a questi tentativi di negazione del dissenso, di repressione dei movimenti sociali, con azioni partecipate in tutta Italia, occupando rettorati e facoltà universitarie, bloccando le città con cortei spontanei e con mobilitazioni diffuse anti g8.
Volevano arginare le proteste contro il G8 de L’Aquila con degli arresti ingiustificabili e inaccettabili, non ci sono riusciti nè ci riusciranno.
L’Onda bolognese apre il corteo di oggi con uno striscione che recita "Dietro quello scudo c’eravamo tutt*", affermando ancora una volta la presenza di un unico corpo al G8 University Summit. Nè buoni nè cattivi, solo l’Onda contro la governance universitaria, contro un modello formativo fallimentare, contro scelte illegittime: insieme con la volontà di violare la zona rossa e di rompere il divieto, insieme ci siamo auto-difesi dalla violenza bruta delle forze dell’ordine.
Durante il corteo di questa sera a Bologna risuona potente lo slogan "A bloccare quel G8 c’ero anch’io".
In circa 500 ci siamo diretti verso i viali di circonvallazione della città, fermandoci tra Porta San Donato e via Irnerio. Il corteo ha poi proseguito lungo i viali, paralizzando la circolazione.
Dopo aver bloccato a lungo Porta San Vitale e urlato a tutta la città la propria indignazione, il corteo prosegue verso le Due Torri, per poi riprendere via Zamboni. Proprio qui, all’altezza di Piazza Rossini, i manifestanti vengono provocati da un gruppo di fascisti (probabilmente componenti di Casa Pound Bologna), che vengono immediatamente allontanati con decisione dal corteo e dalla zona universitaria.
Il corteo si scioglie in Piazza Verdi, rilanciando l’appuntamento di venerdì 10, in cui è previsto un corteo metropolitano che andrà a bloccare ancora una volta la città, chiedendo a gran voce l’immediata liberazione dei compagni arrestati.
Continueremo a occupare gli spazi universitari e a bloccare la città nei prossimi giorni, fino a che tutte e tutti non saranno liber*.
Onda Anomala Bologna