Home > 13 novembre per arafat
Il Presidente Arafat lascia la sua Palestina senza la sua uniforme e senza la sua kefia ma, come sempre, i suoi occhi brillano e il sorriso affiora nel suo volto segnato dalle infinite ingiustizie. Lascia i suoi figli e le sue figlie, il popolo palestinese, impietriti nel dolore e la tristezza.
"Oggi sono venuto con un ramoscello di ulivo ed un fucile a combattere per libertà. Non lasciate che il ramoscello di ulivo cada dalle mie mani." Commosse il mondo con queste parole nel 1974 alle Nazioni Unite. Il padre e il fondatore della resistenza palestinese lascia nel cuore di ogni palestinese, di qualsiasi tendenza politica, l’orgoglio di essere palestinese. Nessuno, neanche i suoi nemici, possono negare la sua incondizionata dedizione alla causa palestinese. Vissuto e morto nell’
ardore di vedere la Palestina liberata.
"Lo stato di Palestina è lo stato dei palestinesi ovunque essi si trovino.. ..e si unirà a tutti gli stati a tutti i popoli per assicurare una pace
permanente bastata sulla giustizia".
Arafat non è stato solo un simbolo di resistenza per i palestinesi ma anche per tutti
popoli che nel mondo si confrontano per l’autodeterminazione.
Il colpo più forte per Arafat sono state le drammatiche condizioni di vita cui da decenni è sottoposto il suo popolo nella totale indifferenza della comunità internazionale. Il regime israeliano ha continuato e continua nella sua opera di annientamento di un intero popolo. Omicidi (anche di donne e bambini), demolizioni di case, espropriazione di terre, costruzione del muro della vergogna, sono alcune delle sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo israeliano.
Né l’annunciato ritiro da Gaza gli è sembrato un gesto nella direzione della pace, ma, in assenza di ogni tipo di rapporto con l’autorità palestinese, semplicemente un disimpegno militare da una zona non ritenuta strategica per rafforzare l’occupazione della Cisgiordania.
"La pace è l’unica soluzione. Io e il mio amico Rabin abbiamo cominciato a costruire la pace. La Pace dei coraggiosi". Così ci ha detto il Presidente Aarfat molte, moltissime volte negli incontri delle nostre delegazioni a Ramallah.
Siamo più che convinti che il popolo palestinese raccoglierà il ramoscello d’ulivo e realizzerà il sogno del suo Presidente di una Palestina libera.
Noi non possiamo fare altro che stringerci attorno alla sua famiglia ed al suo popolo sperando ardentemente che possa giungere finalmente un reale processo di pace che parta dal riconoscimento dei diritti del popolo palestinese ad avere uno stato nei confini sanciti dalle risoluzioni dell’ONU.
Buon viaggio Presidente.
L’Associazione per Pace parteciperà alla manifestazione del sabato 13 novembre per esprimere la sua solidarietà con popolo palestinese.
Associazione per la pace
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Fax 06 8841749




