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2 GIUGNO: RETE LILLIPUT A CIAMPI,CELEBRARE LAVORO NON GUERRA

Publie le mercoledì 1 giugno 2005 par Open-Publishing

LETTERA APERTA DEI PACIFISTI AL CAPO DELLO STATO

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Il 2 giugno sia la festa della
Repubblica fondata sul lavoro e non sulla guerra. E’ il
messaggio che la Rete Lilliput ha inviato al Capo dello stato
Carlo Azeglio Ciampi in una lettera aperta in cui ribadisce la
contrarieta’ alla parata militare.

’’Egregio Presidente Ciampi - affermano i pacifisti - da
qualche anno, come per suo volere, e’ stata ripristinata la
festa della Repubblica. Da qualche anno in tale ricorrenza,
siamo tutti a casa dal lavoro e assistiamo, passivi, alla sua
celebrazione: parate militari e rappresentanza politica.
Difficile l’identificazione, per noi, cittadini... normali!
Allora ci chiediamo. Se, come recita l’art. 1 della
Costituzione, l’Italia e’ una Repubblica fondata sul lavoro,
perche’ le ’celebrazioni’ previste e finora realizzate mirano a
mettere in evidenza cosi’ pochi ’mestieri’ e per di piu’
professionalita’ (politica e militare) che la gente sempre piu’
sente distante dalla propria realta’ quotidiana?’’

’’Se la Repubblica siamo noi - proseguono - perche’ non
offrire ai cittadini la possibilita’ di essere ’protagonisti’
della loro festa onorando i loro mestieri, le loro
professionalita’ e limitandosi a metterne in evidenza solo
alcune? Signor Presidente, far coincidere la festa della
Repubblica con una parata militare e’ per noi, cittadini e
cittadine che lavorano in associazioni impegnate sui terreni
della pace, della nonviolenza, dell’economia di giustizia,
limitante se non... offensivo. Pensiamo che non sia giusto
celebrare una parte per il tutto, perche’ il tutto - la
Repubblica - e’ molto piu’ vasta, piu’ variegata, piu’ viva e,
ci scusi Presidente, non ci sentiamo minimamente rappresentati
nel modo con cui viene celebrata la ricorrenza e questo sentire
e’ esteso alla maggioranza della cittadinanza (lo sappiamo
perche’ ogni giorno lavoriamo con la gente e con essa
parliamo)’’.

Per Rete Lilliput la festa della repubblica potrebbe
coincidere con la valorizzazione delle organizzazioni di
volontariato, con quella parte della popolazione che lavora in
modo solidale e mutualistico: ’’con quella parte generosa, che
offre e si dona’’. ’’Signor Presidente - conclude la lettera
aperta - lei ha la possibilita’ di spezzare questa perversa
catena. Ci dia, simbolicamente, la possibilita’ di essere
presenti, di essere attori e non passivi spettatori, celebrando
i nostri lavori, tutti i lavori e metta in luce la parte
migliore della Repubblica che presiede: l’impegno solidale dei
suoi cittadini’’. (ANSA).