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20 ottobre, Roma: siamo tutti un programma: Un appello alla partecipazione

Publie le lunedì 15 ottobre 2007 par Open-Publishing
1 commento

La precarietà, la crescita della povertà e della sofferenza sociale, l’esclusione verso i migranti, l’ indifferenza verso i problemi ambientali, sono stati la cifra della stagione del Governo Berlusconi.

La vittoria dell’Unione ha sollevato una speranza che non può essere disattesa.

Bisogna dare una chiara risposta alla domanda di cambiamento, che cresce nel paese, mentre il programma sul quale il centro-sinistra ha chiesto il voto agli elettori, è ancora lontano dall’essere attuato.

Cedere alla rassegnazione però lascerebbe il campo alle ipotesi peggiori, per questo pensiamo serva un forte segnale di partecipazione.

Per questo sosteniamo la manifestazione del 20 Ottobre.

Giacomo Casarino
Marco Doria
Silvio Ferrari
Don Andrea Gallo
Haidi Giuliani
Giuliano Giuliani
Aleandro Longhi
Oscar Marchisio
Mauro Passalacqua
Edoardo Sanguineti
Enrico Steardo

Messaggi

  • Avevo preso la parola qualche settimana fa per esprimere tutti i miei dubbi su questa manifestazione, auspicandomi che il tempo mancante al 20 Ottobre servisse a fare chiarezza sugli scopi di essa, e a permettere un ripensamento.

    A oggi, putroppo, conservo tutte le mie riserve rispetto ad un appuntamento il cui vero obiettivo politico è mandare un segnale all’area dell’opposizione sociale che la cosiddetta "sinistra radicale" (con l’appoggio del Manifesto) è ancora il collettore privilegiato di tutte le istanze di cambiamento. Contro ogni logica e contro ogni evidenza empirica della sostanziale subalternità della "sinistra radicale" al modello del "riformismo regressivo" del PD e del governo Prodi. Intanto il Protocollo sul Welfare è passato al consiglio dei ministri e la Legge Biagi è diventata un feticcio intoccabile per entrambi gli schieramenti. Chi ha voglia di farsi ancora prendere in giro si accomodi pure. Per me prima cade questo governo e meglio è.

    Tutti hanno paura del ritorno di Berlusconi e nessuno riflette al fatto che durante il suo governo c’era almeno un’opposizione di sinistra in Parlamento. Ora di sinistra non c’è più nulla.

    Gianluca