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23-30 OTTOBRE 2004: UNA SETTIMANA DI LOTTE CONTRO LA LEGGE BOSSI-FINI E PER LA LIBERTÀ DEI MIGRANTI

Publie le giovedì 14 ottobre 2004 par Open-Publishing

Dal 27 marzo stiamo portando avanti la mobilitazione
davanti alle questure e alle prefetture che sono i
luoghi nei quali i migranti pagano il conto della
legge Bossi-Fini e della legge Trenta. Il loro
intreccio ha prodotto una situazione ormai
intollerabile: i contratti di lavoro sempre più brevi
favoriti dalla Legge Trenta impediscono l’accesso al
permesso di soggiorno secondo le modalità previste
dalla Bossi-Fini. La pianificazione dello sfruttamento
e della clandestinizzazione dei migranti ha raggiunto
il suo scopo.

La situazione è insostenibile. Alcuni migranti hanno
scelto di mostrarne la drammaticità con uno sciopero
della fame che dura ormai da settimane. Il governo si
preoccupa di organizzare la sua lotta ai migranti
facendo accordi internazionali e deportando in manette
chi osa intraprendere un cammino di libertà.
Noi vogliamo l’abrogazione della Bossi-Fini, senza che
si torni alla precedente Turco-Napolitano e alla
cultura che l’ha ispirata

Chiediamo la rottura netta del legame tra diritto a
risiedere e circolare in Italia e il contratto di
lavoro e, pertanto, che il PERMESSO DI SOGGIORNO non
debba essere MAI inferiore ad un anno:
 che il permesso di soggiorno per qualsiasi contratto
di lavoro non sia inferiore ad un anno
 che il permesso di soggiorno per ricerca lavoro sia
della durata di almeno un anno
 che sia posta fine alla politica discriminatoria che
nega ai regolarizzati dell’ultima sanatoria il rinnovo
del permesso di soggiorno, qualora non in possesso di
un contratto a tempo indeterminato o determinato per
una durata non inferiore ad un anno.

Non è tollerabile che a migliaia di lavoratrici e
lavoratori migranti sia imposta una condizione di
precarietà che partendo dalla clandestinizzazione del
loro lavoro raggiunge la loro intera esistenza. In
queste settimane, che vedranno le lotte di moltissimi
altri lavoratori precari in tutta Italia, noi
investiremo con le nostre azioni tutti i luoghi
maledetti di questa condizione: dai luoghi di lavoro
alle agenzie interinali che i migranti attraversano
per guadagnare i loro salari, a quelle case che per la
Bossi-Fini sono un nuovo confine interno per impedire
l’ottenimento del permesso di soggiorno.

CI MOBILITEREMO A GORIZIA, VENEZIA, PADOVA, PORDENONE,
TREVISO, VICENZA, VERONA, BRESCIA, BOLOGNA, TORINO,
LIVORNO e invitiamo tutti, migranti e non, ad aderire
a questo appello e mobilitarsi NELLA SETTIMANA DAL 23
AL 30 OTTOBRE producendo il massimo di iniziativa in
tutti i luoghi che determinano l’attuale condizione di
sfruttamento dei migranti.

Tavolo Migranti dei social forum italiani - Razzismo
Stop nordest ­ Sportelli degli Invisibili Rete
precariato sociale ­ M21 Treviso - Comunità bengalese
di Monfalcone ­ Comunità senegalese di Monfalcone ­
Invisibili e Associazione immigrati Pordenone - Gruppo
Immigrazione del Brescia Social Forum ­ Tavolo
Migranti dei Social Forum Vicentini ­ Coordinamento
Migranti Bologna ­ Gruppo Migranti e Social Forum di
Torino ­ Coordinamento Migranti di Verona
­Mobilit/Azione Cpt Verona ­ Sin Cobas Migranti
Livorno.