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25 aprile, Ecumenici : forte e fermo dissenso nei confronti del Sindaco leghista di Busto Arsizio
Publie le lunedì 25 aprile 2005 par Open-PublishingComunicato stampa
Ecumenici
Leonhard Ragaz
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Comunicato stampa
La newsletter Ecumenici esprime il più forte e fermo dissenso nei confronti di gran parte dell’intervento del Sindaco leghista della città di Busto Arsizio (VA), ing. Luigi Rosa, formulato in occasione della celebrazione ufficiale della memoria del 25 aprile alla sala del Museo del tessile.
In particolare si rigetta l’uso strumentale di frasi (senza tra l’altro citare la fonte) del cardinale Ratzinger, espresse nella sua veste di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, sulla tematica delle radici cristiane, dimenticandosi invece sia il principio della laicità dello Stato e delle sue articolazioni locali, che il valore fondante della Costituzione della nostra Repubblica nata dalla Resistenza.
In particolare si è esaltato le c.d. “missioni di pace”, che di pace non sono purtroppo!: l’intervento italiano in Iraq ha semmai dimostrato ampiamente di non risolvere la guerra in corso in Iraq e di costituire un elemento di ulteriore destabilizzazione della situazione; guerra che ha ormai mietuto un numero impressionante di vittime civili, spesso dimenticate proprio dalle Istituzioni italiane e, non a caso, dimenticate dallo stesso Sindaco anche in questa occasione.
Ecumenici riafferma il valore fondante della Pace, facendo diretto appello all’articolo 11 della Costituzione nel quale si ripudia espressamente la guerra. Esorta i cittadini bustesi, le forze politiche, sindacali, le associazioni di pace e antifasciste, anche spontanee, a prendere pubblicamente le distanze dalle tesi sostenute nell’incontro di stamani e auspica che le ragioni della non violenza, del dialogo e della vita prevalgano su quelle dello scontro di civiltà.
Ecumenici ricorda infine al Primo cittadino il dramma delle condizioni del Carcere di Busto: non è più possibile dilazionare nel tempo interventi miranti a ridare dignità umana e sanitaria ai detenuti e al personale tutto, che presta la propria collaborazione nell’Istituto Penitenziario. Non hanno infatti avuto alcun riscontro le varie segnalazioni da noi fatte anche alle Istituzioni provinciali di governo.
I partigiani hanno combattuto per un vivere civile di tutt*! Anche nelle carceri, ove hanno patito umiliazioni, violenze e torture di tutti i tipi.
Maurizio Benazzi
Il fondatore di Ecumenici




