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– 50 anni d’Europa, retorica e realtà –
a cura di Paolo De Gregorio – 26 marzo 2007
C’erano tre cose da dire sull’Europa cinquantenne, semplici, evidenti, e invece fiumi di retorica e celebrazioni senza senso.
– La prima era quella di denunciare il sistematico ruolo inglese, doppiogiochista, chiamato eufemisticamente “euroscetticismo”, di boicottare, per conto degli USA, ogni norma che porti verso una Costituzione comune e una comune politica estera.
– La seconda la lasciamo alle parole del premio Nobel per la letteratura, il portoghese Josè Saramago: “Nulla, ecco cos’è l’Unione Europea.” “L’Unione non ha alcun peso politico,non ha un piano,non sa cosa vuole,elabora una Costituzione che alcuni paesi rifiutano, vuole essere un contrappeso nel gioco mondiale della politica, ma non ha consistenza, ogni paese pensa per sé e difende i propri interessi esclusivi, egoistici.”
– La terza è la più evidente, ma la più taciuta, ed è che all’Europa è vietato avere una politica estera autonoma, per le servitù militari che ancora ci impongono Usa e Nato e per una anacronistica alleanza atlantica che ci coinvolge in una politica pensata negli Usa, per gli interessi Usa, che limita e danneggia il nostro interscambio con Russia e Medio Oriente.
Una Europa autonoma,libera da basi militari straniere e da soffocanti e umilianti alleanze, nella PACE, avrebbe uno sviluppo enorme e tutti i paesi mediorientali la preferirebbero agli Usa e per noi poter pagare il petrolio in Euro sarebbe un vantaggio grandioso, vantaggio reciproco perché i paesi produttori si sgancerebbero dalla dittatura del dollaro, che ormai è una moneta debole e in declino.
Ogni atto ostile in Medio Oriente, ogni atto ostile contro la Russia (i missili Usa da dispiegare in Polonia e Repubblica Ceca), sono da leggere come atti ostili all’Europa e al suo naturale integrarsi economicamente e politicamente con i suoi vicini.
Altro che alleati, altro che protettori che ci difendono dal “nemico islamico”, gli americani sono qui in Europa e ci impongono la loro politica estera con il bieco proposito di impedire la coesistenza pacifica, alimentare tensioni, ampliare differenze culturali e religiose perché sono sicuri che in una situazione di pace e di libero mercato sarebbero perdenti.
Abbiamo bisogno che i cittadini europei, di destra e di sinistra, si trovino insieme per rivendicare indipendenza, autonomia, dignità, e fine delle servitù militari e della Nato, per una Europa libera da condizionamenti e che abbia una sua difesa integrata, senza più bisogno di interessati “protettori”.
Visto che non è possibile farsi condannare in eterno all’immobilismo dagli “euroscettici”, è necessario che i paesi europeisti (penso a Germania, Francia, Spagna, Italia) vadano per conto proprio, prendano decisioni comuni e diano esempio di funzionamento democratico e accelerazione verso l’autonomia e l’indipendenza.
Paolo De Gregorio