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6/2/76 ricordando le lotte dei proletari in divisa
Publie le sabato 6 febbraio 2010 par Open-Publishing1 commento
Ricordando le lotte dei proletari in divisa
6 FEBBRAIO 1976
ENNESIMA PROTESTA ORGANIZZATA DAI PROLETARI IN DIVISA
Vogliamo ricordare in data odierna,
( nella pagina http://www.pugliantagonista.it/archivio/italia_proletaridivisa.htm )
riandando indietro a quel lontano febbraio 1976, le lotte dei proletari in divisa , nelle caserme degli anni 70.
Quel giorno si trattò semplicemente di un minuto di silenzio per protestare contro la nocività del servizio militare, anticipando di decenni quello che poi è stato lo scandalo dell’uranio impoverito.
Un movimento dei PID che costrinse addirittura nel dicembre 75 a far ordinare ad un ammiraglio a Taranto di far comprare dagli ufficiali il giornale Lotta continua per tenere sotto controllo le lotte dei marinai che nella base navale coinvolsero 10.000 ragazzi con le stellette e che addirittura imposero lo sciopero agli studenti della città…
Allora il mondo andava alla rovescia…si parlava dell’attualità del comunismo…
L’Archivio Storico Benedetto Petrone
http://www.pugliantagonista.it/arch2.htm
6 febbraio 2010
Messaggi
1. 6/2/76 ricordando le lotte dei proletari in divisa, 3 luglio 2011, 16:43
All’inizio degli anni ’70 ebbi con alcuni ’colleghi’ di leva sporadici contatti con p.i.d., ma senza alcun intento eversivo, a loro serviva una fonte di notizie dall’interno e a noi un ’sindacato’, insomma una qualunque cosa in più di quel nulla che all’epoca tutelava il soldato di truppa. Sarebbe andata bene quasi ogni cosa, dalla divulgazione alla denuncia, alla ’dissuasione’ stile Zorro (ma non fino alle estreme conseguenze, se non altro per distinguerci da firmaioli e nonnisti che ci trattavano come bestiame).
La politica su tutto ciò taceva, l’obiezione era ancora un reato, il servizio civile era una stravaganza masochistica per pochi ultra-specializzati da fare nel terzo mondo, quasi tutti consigliavano di stare in apnea per quei pochi mesi e che era come la grandine, non ci si poteva far niente tranne arrangiarsi e aspettare che passi, molti comunque sfuggivano alla naia tramite raccomandazioni, imboscamenti e mazzette.
Ancora grazie p.i.d.