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67 operai edili napoletani licenziati presidiano giorno e notte la sede dell’azienda idrica di Napol

Publie le venerdì 30 dicembre 2005 par Open-Publishing

67 operai edili licenziati con il freddo ed il gelo presidiano giorno e notte la sede dell’Arin di Via Argine. Dopo la vigilia di Natale anche la notte di Capodanno.
Appello urgentissimo per il Prefetto di Napoli Renato Profili
Dichiarazione di Ciro Crescentini dirigente provinciale della Fillea Cgil di Napoli

“Da mesi stanno presidiando la sede dell’Arin, l’azienda municipalizzata idrica di Napoli, in Via Argine. Un presidio organizzato giorno e notte senza interruzioni. Con il freddo, il vento, la pioggia. Non hanno interrotto la protesta neanche la notte di Natale. E non si fermeranno neanche la notte di Capodanno. La notte dormono dentro una tenda. Alcuni di loro sono stati costretti a ricorrere d’urgenza alle cure ospedaliere. I 67 operai edili licenziati dalle ditte dell’indotto Arin continuano la lotta per il rispetto di un accordo siglato il 6 Dicembre del 2004 che prevedeva vincoli e regole per i vertici dell’Arin e delle “controllate” in caso di nuove assunzioni. In pratica si doveva procedere all’ampliamento dell’organico attingendo dal bacino dei 67 operai edili licenziati.Accordo che non è stato rispettato. Le assunzioni si stanno effettuando. L’accordo siglato in Prefettura lo si sta aggirando promovendo nelle controllate corsi di formazione e di aggiornamento professionale. Chiediamo al Prefetto di Napoli Renato Profili di promuovere una rapidissima una riunione ascoltando le varie sollecitazioni che stanno arrivando da vari esponenti politici ed istituzionali. E’ assurdo che 67 operai edili stiano subendo sulla proprio pelle una vera e propria ingiustizia rischiando di pagare anche sul piano della salute psicofisica