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A Gianfra’, che te serve?

Publie le lunedì 12 febbraio 2007 par Open-Publishing

"La grande maggioranza degli italiani costruisce una famiglia, ma solo un ottuso può dire che non esistono altre realtà: se ci sono diritti o doveri delle persone che non sono tutelati perché fanno parte di un’unione e non di una famiglia, servirà un intervento legislativo per rimuovere la disparità. Anche per i gay, naturalmente. Premesso che il diritto naturale e la Costituzione dicono che l’unica famiglia è quella fondata sul matrimonio, dobbiamo necessariamente prendere atto che nella nostra società ci sono forme di convivenza e di unione non assimilabili alle famiglie. Aspetto di vedere se davvero il governo presenterà questo disegno di legge. Ho molti dubbi che riesca a farlo. Anche per i gay? Naturalmente: quando parlo di persone mi riferisco a tutti".

(Gianfranco Fini, presidente di An, L’Espresso, 27 dicembre 2006).

"Ai parlamentari di An dirò quello che ha detto Silvio Berlusconi ai parlamentari di Forza Italia: nessuno dia un sostegno al governo Prodi sui Dico. Il governo italiano è l’unico al mondo che si attribuisce l’onere, con molta presunzione, di fare una legge su questioni eticamente sensibili. Quando il ddl arriverà alle Camere, tra qualche mese probabilmente, andrà incontro ad una inevitabile bocciatura".

(Gianfranco Fini, presidente di An, Ansa, 9 febbraio 2007).

"Il governo ha voluto presentare una legge dal forte valore ideologico e simbolico gradita solo a chi confonde la laicità delle istituzioni (che è un valore!) con uno stantio laicismo anticlericale".

(Gianfranco Fini, presidente di An, "Corriere della sera, 10 febbraio 2007).