Home > A Roma da 12 al 28 settembre si svolgerà la festa di Liberazione

A Roma da 12 al 28 settembre si svolgerà la festa di Liberazione

Publie le lunedì 8 settembre 2008 par Open-Publishing

A Roma da 12 al 28 settembre, a via Palmiro Togliatti (Parco Maria Teresa di Calcutta) si svolgerà la festa di Liberazione

di Sante Moretti, coordinatore della festa

A Roma da 12 al 28 settembre, a via Palmiro Togliatti (Parco Maria Teresa di Calcutta) si svolgerà la festa di Liberazione . La festa ha l’ambizione di dare una prima risposta politica all’attacco delle destre alla condizione dei lavoratori e dei pensionati, al restringimento dei diritti e delle libertà degli "ultimi" e di conseguenza di tutti; al tentativo di riportare la scuola ante 1968; al regalo della parte redditizia di Alitalia ai privati; allo smantellamento del contratto nazionale di lavoro; al tentativo di cancellare la sinistra dal parlamento europeo.

La festa vuole altresì riproporre valori alti di fronte al crescente individualismo, egoismo, regressione culturale. Dopo la sconfitta elettorale e un congresso lacerante, Rifondazione con la festa tenta di riallacciare il dialogo con il popolo della sinistra, con i movimenti, le associazioni, le espressioni organizzate o meno della sinistra con l’obiettivo di ricominciare dall’opposizione a costruire l’alternativa. A Roma poi, dove continuano le violenze fasciste, è urgente dar vita ad una ferma e rigorosa opposizione ed una forte iniziativa culturale sulla tolleranza, la solidarietà e i diritti.

La festa nasce dall’iniziativa di alcuni circoli, e via via nella sua difficile costruzione, ha visto l’impegno di tanti altri circoli di numerosi compagni e compagne senza di distinzione di aree o correnti. Sarà una festa basata rigorosamente sul lavoro volontario e se ci sarà un riscontro economico verrà ripartito fra i circoli. Mi lascia perplesso che l’area di minoranza riunitasi pochi giorni fa abbia ignorato la festa cittadina e annunciato autonome feste itineranti. Ma non sarebbe più efficace e politicamente significativo, senza protagonismi di area, che tutto il partito si impegnasse nella festa cittadina e nelle feste itineranti?

Smettiamo di farci del male, non lo facciamo solo noi, ma alla causa in cui diciamo di credere tutti.

Il mio convincimento e credo per la stragrande maggioranza dei militanti, necessario un impegno per ridare un riferimento, una speranza al popolo della sinistra.

P.S.: Nel lavoro di preparazione della festa ho riscontrato impegno, creatività, entusiasmo che mi ha fatto rivivere l’esperienza della festa di Villa Cordiani del 1999, la prima dopo la scissione.