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A Roma e al Tufello il fascismo non ha diritto di cittadinanza !!!!

Publie le sabato 21 maggio 2005 par Open-Publishing
2 commenti

A ROMA E AL TUFELLO IL FASCISMO
NON HA DIRITTO DI CITTADINANZA!!!

Era il 19 maggio del 1991, quella notte i fascisti appiccarono il fuoco al centro sociale Corto Circuito a Cinecittà, nell’incendio perse la vita un giovane militante, Auro Bruni. Dopo esattamente 14 anni ci hanno riprovato. E in una “giornata storica” per Roma anche per altri aspetti. E’ il 19 maggio 2005: il consiglio comunale, dopo tre anni di lotte determinate e proposte di legge innovative, comincia a discutere una delibera quadro sulle politiche abitative, una grande conquista dei movimenti di lotta per l’abitare per tutta la città, per il disegno di una nuova città. E’ lo stesso Assessore alla casa del comune di Roma Minelli che riconosce pubblicamente l’importanza di ACTIon (della quale l’Astra fa parte) nel raggiungimento di questo risultato. Risultato che, abbinato alla sconfitta elettorale alla Regione deve aver provocato la reazione di chi disprezza la partecipazione democratica nella sua essenza.

E’ il 19 maggio 2005 nella sede dell’Astra 19 di via Capraia si è appena conclusa la proiezione di uno dei tanti film che si possono vedere gratuitamente nei locali che il comune di Roma ha assegnato all’associazione Astra19. Anche questa esperienza figlia di una lunga battaglia iniziata il 21 maggio 2003 (altra coincidenza?) che evidentemente spaventa per la sua potenza evocativa e per la sua capacità di costruire relazioni orizzontali e di massa nei quartieri che attraversa. E’ il 19 maggio 2005 è l’ora di colpire: una bomba ad alto potenziale viene fatta esplodere, il portone in metallo cede la sede dell’associazione viene danneggiata insieme ad alcune autovetture parcheggiate di fronte, solo il caso impedisce danni ben maggiori, la bomba poteva uccidere.

E’ il 20 maggio 2005 la città reagisce, non si contano gli attestati di solidarietà che giungono ai militanti dell’Astra e di ACTIon, diviene spontanea e necessaria una risposta unitaria di tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono nei valori democratici.

Il Tufello ha una lunga tradizione antifascista ma che evidentemente va consolidata e ribadita se una squadraccia di vili ha osato attaccare la via simbolo delle lotte del quartiere. Il tentativo è palese: vogliono spezzare il legame che l’Astra ed ACTIon hanno consolidato con la comunità locale e intimidire tutti e tutte coloro che si impegnano nella difesa del diritto all’abitare, al reddito, all’accoglienza e all’accesso ai saperi liberi dal mercato.

Le intimidazioni fasciste non passeranno ma il colpo subito è stato duro e merita una risposta politica all’altezza. I cittadini del nostro territorio come nel resto della città non possono vivere con la preoccupazione che l’apertura di spazi pubblici coincida con l’incrinarsi della loro serenità. Per questo proponiamo a tutta la cittadinanza attiva una mobilitazione di massa che sabato 28 maggio a partire dalle 17:30 attraversi le strade del quartiere per ribadire che il fascismo e i suoi derivati non hanno nessuna agibilità politica.

Il nostro antifascismo è quotidiano e si manifesta con la difesa delle lotte sociali e per la democrazia.

Le forze antifasciste del IV Municipio - Roma

Messaggi

  • A fianco all’Astra

    Ancora una volta i fascisti si esprimono con un atto di vigliaccheria e
    stavolta lo fanno alzando il tiro e vanno alla ricerca del morto.

    A poco
    più di un mese di distanza dall’attacco incendiario alle case dei compagni
    di Primavalle, utilizzano un vero e proprio ordigno riportandoci di colpo
    a un passato prossimo, fatto di collusioni eversive tra l’apparato statale
    e l’estrema destra.

    Esprimiamo solidarietà e affetto ai compagni e alle compagne dell’Astra
    ribadendo la nostra vicinanza e collaborazione per le future iniziative, a partire dal corteo di sabato prossimo

    C.S.O.A. Ex-Snia Viscosa - Roma

    www.exsnia.it

    • RESOCONTO DELLA MANIFESTAZIONE

      un bel corteo, alcune migliaia di partecipanti, un atmosfera festosa, rimasto compatto nonostante l’allucinante acquazzone che ha caratterizzato la parte finale.

      presenti gran parte dei centri sociali, anche della provincia, e tutte le principali aree di movimento.

      forte anche la presenza dei militanti di Rifondazione ed anche delle sedi locali dei D.S. e della Cgil.

      nota personale meno simpatica il fatto che il Centro di Cultura Popolate del Tufello,in assoluto il primo centro sociale della capitale occupato nei settanta, tuttora esistente nella stessa via dell’ Astra, e’ rimasto del tutto estraneo alla vicenda.

      non so chi lo gestisca attualmente ma la cosa mi e’ sembrata poco carina.

      KEOMA