Home > ALEMANNO RI-TELEFONA A CARLA VERBANO

ALEMANNO RI-TELEFONA A CARLA VERBANO

Publie le mercoledì 10 febbraio 2010 par Open-Publishing
6 commenti

Si sa, è campagna elettorale e ci sono le amministrative;
si sa ma l’invito che si era concesso da sé l’anno scorso non è esattamente andato a buon fine.
Si sa poi che il cerchiobottismo per gente come Alemagno è, sempre a suo dire (e non solo suo), qualcosa di estremamente utile e di gran profitto.
Quindi il calendario dice che si avvicina il 22 di trenta anni fa peraltro, di quando fu ucciso Valerio Verbano proprio da quei camerati che se non al collo ma nella testa bacata portavano la celtica come simbolo e ci avevano la paralisi al braccio teso. Eppoi non dimentichiamo che Alemagno si è messo di buzzo buono con risultati fallimentari per essere, il fine giustifica i mezzi, anche il sindaco dei compagni. Un amore (!?) non corrisposto.
Se si liberasse almeno della collaborazione di certi loschi figuri.
Pensa, fascisti. Come gli assassini di Valerio.
Ma oggi tutto questo va superato in nome del bipartisanato: quindi muniamoci di scalpello e facciamo un azzardo, "vittima della violenza politica", sì proprio così, faremo scrivere dall’addetto alle targhe del comune. Il marmoraro d’Alemanno, quello che c’ha in commissione la targa di Almirante il fucilatore. E di Craxi, tunisino per caso e tangentista per vocazione. Ma egli toppa insino, in occasione della comemorazone a Di Nella, e dice di volere una targa per uno, pure per Verbano (non s’offendano i compagni pensa lui, così sto al riparo di un mignolo storto; ma una già, gli sibilano al prezioso recchio fascista, c’è al parco delle Valli, il sindaco che è il primo cittadino di Roma ha il lusso di non saperle certe cosucce).
Un salto ad Auschwitz e uno alle foibe, un salto ad Acca Larentia e un salto da Valerio Verbano; ci andrebbe Giannetto persino con la cenere sulla tonsura (perché non è calvo, è il suocero che gli suggerisce questi fioretti, per essere solo un po’ più credibile; infondo Alemagno è solo un ventriloquo che parla con la voce del vecchio stragista, papà di Isabella). Ora Alemagno si trova davvero in difficoltà, con quelli di Militia che lo vedono come il fumo agli occhi, lui amico di quell’altro.
Ma peccato che nel gabinetto del sindaco c’è tanta gente poco bella, diremo per comodità "fascista", che vi bazzica. Fra una telefonata a Corsi Mario (lo famo o non lo famo ’sto stadio? gli chiede l’assassino di Fausto e Iaio con tono perentorio al telefono), un sovvenzionamento alle onlus della premiata ditta mambro-fioravanti che ormai gli scalini del Campidoglio li fanno ad occhi chiusi e a passo di charleston, un incarico ad Andrini e un altro a Zappavigna.

Più di lui solo Wolter seppe fare.
Non si può dire che a Roma non ci si passi allegramente il testimone.

La new:
Roma, 9 feb - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha contattato telefonicamente Carla Verbano, la mamma di Valerio. ’’Il Sindaco si e’ impegnato personalmente, in occasione del trentennale dell’omicidio di Valerio, con la signora Verbano per cambiare la dicitura della targa, posta su un percorso all’interno del Parco delle Valli, da ’’vittima della violenza’’ a ’’vittima della violenza politica’’’’. Lo rende noto l’Ufficio stampa del Campidoglio.

Messaggi