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AMIANTO: ETERNIT NON RISARCISCE TUTTE LE VITTIME DELLA SUA PRODUZIONE DI MORTE
Publie le mercoledì 22 ottobre 2008 par Open-PublishingOgni anno nel mondo muoiono 120.000 persone per colpa dell’amianto, in media una morte ogni 5 minuti. In Italia uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità ci parla di una previsione all’aumento proprio perché i danni dovuti all’inalazione si manifestano dopo molti anni. che avrà il picco di morti dovuti all’amianto tra il 2015 e il 2020.
Questa strage pianificata nel tempo ci fa capire quanto sia inaccettabile la logica minimalista con la quale il magnate svizzero comproprietario della Eternit, Stephan Schmidheiny, ha deciso, non potendo più negare le proprie responsabilità, di risarcire le famiglie degli oltre 2.000 lavoratori vittime delle malattie legate all’inalazione di fibre d’amianto mentre esclude dal risarcimento i residenti che si sono ammalati a causa dell’esposizione all’amianto senza per questo aver mai lavorato in una delle fabbriche che la Eternit ha in Italia (Bagnoli, Casale Monferrato, Cavagnolo e Rubiera.
Come affermano da tanti anni i lavoratori sopravvissuti, le famiglie delle vittime, il Comitato nazionale contro l’Amianto e l’associazione Medicina Democratica, non è possibile non tener conto anche delle morti silenti, dei lenti avvelenamenti magari meno eclatanti ma che hanno un’incidenza elevatissima. Il tentativo delle imprese, spesso ancora sostenuto dal silenzio delle istituzioni deputate alla salvaguardia della salute dei cittadini e dei lavoratori in primo luogo, è sempre quello negare le proprie responsabilità in ciò che rappresenta un vero e proprio dramma sociale”.
Un fatto nuovo è successo in una delle Regioni piu’ colpite dalla produzione della fibra killer nella cava di Balangero – la piu’ grande d’Europa – e Casale Monferrato, il Piemonte che si è dotato di una nuova legge quadro relativa a tutte le tematiche collegate all’amianto. La Giunta ha approvato una proposta di Legge di Rifondazione Comunista – con il coinvolgimento delle persone e delle associazioni, che da sempre lottano per ottenere giustizia e interventi pubblici - che prevede misure e finanziamenti sia per le bonifiche, sia per la prevenzione, la sorveglianza e la registrazione, sia per la ricerca e le azioni legali. Inoltre prevede il ruolo fondamentale del Centro per la ricerca, sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto con sede a Casale Monferrato.
Esempio concreto di come le istituzioni locali e nazionali si dovrebbero mettere al servizio dei cittadini.
franco cilenti
http://blog.libero.it/lavoroesalute