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APPELLO ROMANO PER IL 2 GIUGNO
Siamo organizzazioni, reti, movimenti romani impegnate per la pace e i diritti.
Abbiamo sottoscritto nei giorni scorsi l’appello nazionale per chiedere la
sospensione della parata militare del 2 giugno.
Siamo convinti che la Festa della Repubblica fondata sul lavoro e sulla pace
meriterebbe ben altra celebrazione.
Il 2 giugno dovrebbe essere la festa dei cittadini e delle cittadine che ogni
giorno, con il loro lavoro e il loro impegno, affermano e difendono i valori
della nostra Costituzione.
Nonostante il dibattito che si è aperto nel paese e anche nel Parlamento, il
Governo ha confermato che la parata si farà.
Noi contestiamo questa decisione e contesteremo la parata con modalità diffuse,
creative, pacifiche.
L’appuntamento per coloro che a Roma intendono testimoniare l’Italia che ripudia
la guerra e ogni forma di riarmo e di militarismo, che rispetta l’articolo 11 e
chiede il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq e dall’Afghanistan, è a CASTEL
S. ANGELO ALLE ORE 10.00.
Per la convocazione romana del 2 giugno, vi prego di mandare a stretto giro le
firme di adesione a: nellagin@fastwebnet.it
ADERITE, FATE ADERIRE,PARTECIPATE
Qui di seguito riporto l’apello nazionale per le mobilitazioni di giugno. Saluti
Nella Ginatempo
LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI.
BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI
MILITARI
Associazioni, movimenti, reti, sindacati, singole cittadine e cittadini hanno
lanciato un appello per chiedere al nuovo Governo un netto segnale di
discontinuità con il passato. Il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione,
il ripudio della guerra, l’affermazione di una cultura di pace, di giustizia e
convivenza, devono diventare il cuore dell’azione del governo in politica
estera.
Di seguito il testo dell’appello, con le richieste avanzate al Governo e
l’elenco delle prime adesioni:
LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI.
BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI MILITARI
Il 2 giugno l’Italia celebra la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata
sulla Costituzione. Entro il 30 giugno il nuovo Parlamento dovrà votare sul
rifinanziamento delle missioni militari all’estero.
La Costituzione Italiana e i diritti sociali che garantisce a tutti i cittadini
e le cittadine sono sotto attacco. Il ripudio della guerra da essa sancito è
stato stracciato dai precedenti governi, che hanno trascinato il paese in guerre
e occupazioni.
Siamo tutti impegnati a respingere gli attacchi alla Costituzione votando NO
al referendum costituzionale del 25-26 giugno, e a difendere l’articolo 11.
Noi chiediamo al Presidente della Repubblica e al Governo che sta per insediarsi
di sospendere la parata militare prevista per il 2 giugno.
Il pianeta è attraversato da guerre, violenze, barbarie inaudite che ci
impongono ogni giorno vittime e sofferenza. Enormi risorse sono sperperate in
armamenti, mentre la povertà aumenta ovunque. Il diritto a vivere in pace e
dignità spetta a tutti gli esseri umani.
Non vogliamo l’esaltazione degli eserciti , ma la fine di qualsiasi logica
militare e militarista ; la diffusione di una cultura di pace, di giustizia e di
convivenza.
Chiediamo al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di iniziare la legislatura
dando un segnale forte di inversione culturale rispetto alla militarizzazione
della società e della politica: si smetta di coprire il ruolo delle forze armate
impegnati in operazioni di guerra e in occupazioni con la maschera degli
interventi umanitari e di peace-keeping.
Il lavoro umanitario e per la pace condotto quotidianamente da migliaia e
migliaia di civili impegnati in operazioni di soccorso e di prevenzione dei
conflitti non ha nulla a che fare con le armi e con gli eserciti.
E’ urgente che l’Italia separi le proprie responsabilità dall’occupazione
illegale dell’Iraq e dalla guerra permanente e si impegni con una forte
iniziativa diplomatica per ristabilire sovranità, pace e convivenza nell’area.
E’ urgente che si pronunci contro qualsiasi intervento militare contro l’Iran,
si impegni per un piano generale di disarmo nucleare, per la fine
dell’occupazione in Palestina e una pace giusta in Medio Oriente.
Chiediamo che non siano rifinanziate le missioni in Iraq e in Afghanistan, che
si ritirino immediatamente i soldati italiani e ridiscutendo tutte le missioni
militari italiane all’estero.
La politica prenda il posto delle armi. L’Italia costruisca la pace con la pace.
Per questo ci impegniamo a mobilitazioni diffuse il 2 giugno, che verranno
decise città per città, e prepariamo da subito la mobilitazione sotto il
Parlamento, con delegazioni nazionali, in occasione del voto sul rifinanziamento
delle missioni militari che si terrà prima della fine di giugno.
Arci
ArciLesbica
Associazione Amici Aiuto Tossicodipendenti, Perignano
Associazione Bhalobasa Onlus, Perignano
Associazione Culturale Punto Rosso
Associazione Insieme Zajedno
Associazione Obiettori Nonviolenti
Associazione per la Pace
Attac Italia
Action-roma
Bastaguerra
Brescia Social Forum
Campagna Nazionale Stop Bolkestein
Capitanata Social Forum
Casa della Pace, Roma
CEPES, Palermo
CGIL Puglia
Cobas
Comitato Pace, Disarmo, Smilitarizzazione, Napoli
Commisione Comunale Pace del Comune di Bagno a Ripoli
Cooperativa Sociale il Delfino, Perignano
Emergency
Fermiamo la guerra, Firenze
Fiom
Firenze Social Forum
FLC-CGIL Università di Firenze
Fonti di Pace Onlus
Forum Mondiale delle Alternative
Forum Sociale di Modena
Giovani Comuniste/i di Verona, Ancona, Villafranca, Brescia
Gruppo Bastaguerra Milano
I gruppi di Camera e Senato di Rifondazione Comunista
ICS
Italia-Cuba di Livorno
Laboratorio per la Democrazia, Firenze
Libera
Marcia mondiale delle donne contro le violenze e la povertà
Nuestramerica
Piazzadimaggio, Brescia
Redazione Terrelibere.org
Rete Artisti
Rete dei Forum e dei movimenti toscani
Rete del Chiapas Ribelle, Roma
Rivista Alternative
Rivista Guerre&Pace
RSU Ateneo fiorentino
Senza confine
Sincobas
Sinistra Critica
Socialismo XXI
Statunitensi contro la guerra, Firenze
Tavola della Pace, Pontedera
U.S. Citizens for Peace & Justice, Roma
Un Ponte per...
area del Prc "Essere comunisti"
L’Ernesto,rivista comunista
Adesioni individuali
Alidina Marchettini, Firenze
Anna Nocentini, Gruppo Consiliare Rifondazione Comune Firenze
Antonio Bruno, forum verso la sinistra europea Liguria
Antonio Moscato, professore Università Lecce
Aurelio Macciò, Genova
Domenico Jervolino, ordinario università di Napoli
Donato Antoniello, Segretario SAS Fisac CGIL Rivoli
Eliana Brizio, Cuneo
Gianni Mello Torino
Gigi Malabarba, senatore
Gino Barsella
Giuseppe Gonella, forum sociale del ponente genovese
John Gilbert, Presidente Direttivo FLC-CGIL Toscana
Laura Tussi, Docente-ricercatrice, Milano
Leonardo Pieri, Gruppo Consiliare Rifondazione Comune di Firenze
Lidia Menapace, senatrice
Luciano Muhlbauer, Consigliere Regionale Lombardia
Mario Frusi, Cuneo
Michele Rubino e Marina Rossi, Forlì
Paola Girando, Cuneo
Pap Mbaye Diaw, Gruppo Consiliare Rifondazione Comune di Firenze
Rita Guglielmetti, direttivo nazionale CGIL
Rita Lavaggi, forum ambientalista Liguria
Sandro Morelli - direttore Quale Stato, FLP-CGIL
Sergio Bellavista, Segretario Regionale Fiom Cgil Emilia Romagna
Sergio Deggiovanni, Consigliere comunale Brisighella
Vittorio Agnoletto, europarlamentare
Walter Assini, Consigliere comunale PRC Quinzano d’Oglio
Claudio Grassi,senatore PRC
Alberto Burgio, deputato PRC
Gianluigi Pegolo, deputato PRC
Fosco Giannini,senatore PRC