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APPELLO ROMANO PER IL 2 GIUGNO

Publie le mercoledì 24 maggio 2006 par Open-Publishing

Siamo organizzazioni, reti, movimenti romani impegnate per la pace e i diritti.

Abbiamo sottoscritto nei giorni scorsi l’appello nazionale per chiedere la sospensione della parata militare del 2 giugno.

Siamo convinti che la Festa della Repubblica fondata sul lavoro e sulla pace meriterebbe ben altra celebrazione.

Il 2 giugno dovrebbe essere la festa dei cittadini e delle cittadine che ogni giorno, con il loro lavoro e il loro impegno, affermano e difendono i valori della nostra Costituzione.

Nonostante il dibattito che si è aperto nel paese e anche nel Parlamento, il Governo ha confermato che la parata si farà.

Noi contestiamo questa decisione e contesteremo la parata con modalità diffuse, creative, pacifiche.

L’appuntamento per coloro che a Roma intendono testimoniare l’Italia che ripudia la guerra e ogni forma di riarmo e di militarismo, che rispetta l’articolo 11 e chiede il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq e dall’Afghanistan, è a CASTEL S. ANGELO ALLE ORE 10.00.

Per la convocazione romana del 2 giugno, vi prego di mandare a stretto giro
le firme di adesione a: nellagin@fastwebnet.it

ADERITE, FATE ADERIRE,PARTECIPATE


L’apello nazionale per le mobilitazioni di giugno

Associazioni, movimenti, reti, sindacati, singole cittadine e cittadini
hanno lanciato un appello per chiedere al nuovo Governo un netto segnale di
discontinuità con il passato. Il rispetto dell’articolo 11 della
Costituzione, il ripudio della guerra, l’affermazione di una cultura di
pace, di giustizia e convivenza, devono diventare il cuore dell’azione del
governo in politica estera.

LA POLITICA PRENDA IL POSTO DELLE ARMI.

BASTA CON LA PARATA MILITARE, BASTA CON LE MISSIONI MILITARI

Il 2 giugno l’Italia celebra la Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata
sulla Costituzione. Entro il 30 giugno il nuovo Parlamento dovrà votare sul
rifinanziamento delle missioni militari all’estero.

La Costituzione Italiana e i diritti sociali che garantisce a tutti i
cittadini e le cittadine sono sotto attacco. Il ripudio della guerra da essa
sancito è stato stracciato dai precedenti governi, che hanno trascinato il
paese in guerre e occupazioni.

Siamo tutti impegnati a respingere gli attacchi alla Costituzione votando
NO al referendum costituzionale del 25-26 giugno, e a difendere l’articolo
11.

Noi chiediamo al Presidente della Repubblica e al Governo che sta per
insediarsi di sospendere la parata militare prevista per il 2 giugno.

Il pianeta è attraversato da guerre, violenze, barbarie inaudite che ci
impongono ogni giorno vittime e sofferenza. Enormi risorse sono sperperate
in armamenti, mentre la povertà aumenta ovunque. Il diritto a vivere in
pace e dignità spetta a tutti gli esseri umani.

Non vogliamo l’esaltazione degli eserciti , ma la fine di qualsiasi logica
militare e militarista ; la diffusione di una cultura di pace, di giustizia
e di convivenza.

Chiediamo al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di iniziare la legislatura
dando un segnale forte di inversione culturale rispetto alla
militarizzazione della società e della politica: si smetta di coprire il
ruolo delle forze armate impegnati in operazioni di guerra e in occupazioni
con la maschera degli interventi umanitari e di peace-keeping.

Il lavoro umanitario e per la pace condotto quotidianamente da migliaia e
migliaia di civili impegnati in operazioni di soccorso e di prevenzione dei
conflitti non ha nulla a che fare con le armi e con gli eserciti.

E’ urgente che l’Italia separi le proprie responsabilità dall’occupazione
illegale dell’Iraq e dalla guerra permanente e si impegni con una forte
iniziativa diplomatica per ristabilire sovranità, pace e convivenza
nell’area.

E’ urgente che si pronunci contro qualsiasi intervento militare contro
l’Iran, si impegni per un piano generale di disarmo nucleare, per la fine
dell’occupazione in Palestina e una pace giusta in Medio Oriente.

Chiediamo che non siano rifinanziate le missioni in Iraq e in Afghanistan,
che si ritirino immediatamente i soldati italiani e ridiscutendo tutte le
missioni militari italiane all’estero.

La politica prenda il posto delle armi. L’Italia costruisca la pace con la
pace.

Per questo ci impegniamo a mobilitazioni diffuse il 2 giugno, che verranno
decise città per città, e prepariamo da subito la mobilitazione sotto il
Parlamento, con delegazioni nazionali, in occasione del voto sul
rifinanziamento delle missioni militari che si terrà prima della fine di
giugno.

Arci

ArciLesbica

Associazione Amici Aiuto Tossicodipendenti, Perignano

Associazione Bhalobasa Onlus, Perignano

Associazione Culturale Punto Rosso

Associazione Insieme Zajedno

Associazione Obiettori Nonviolenti

Associazione per la Pace

Attac Italia

Action-roma

Bastaguerra

Brescia Social Forum

Campagna Nazionale Stop Bolkestein

Capitanata Social Forum

Casa della Pace, Roma

CEPES, Palermo

CGIL Puglia

Cobas

Comitato Pace, Disarmo, Smilitarizzazione, Napoli

Commisione Comunale Pace del Comune di Bagno a Ripoli

Cooperativa Sociale il Delfino, Perignano

Emergency

Fermiamo la guerra, Firenze

Fiom

Firenze Social Forum

FLC-CGIL Università di Firenze

Fonti di Pace Onlus

Forum Mondiale delle Alternative

Forum Sociale di Modena

Giovani Comuniste/i di Verona, Ancona, Villafranca, Brescia

Gruppo Bastaguerra Milano

I gruppi di Camera e Senato di Rifondazione Comunista

ICS

Italia-Cuba di Livorno

Laboratorio per la Democrazia, Firenze

Libera

Marcia mondiale delle donne contro le violenze e la povertà

Nuestramerica

Piazzadimaggio, Brescia

Redazione Terrelibere.org

Rete Artisti

Rete dei Forum e dei movimenti toscani

Rete del Chiapas Ribelle, Roma

Rivista Alternative

Rivista Guerre&Pace

RSU Ateneo fiorentino

Senza confine

Sincobas

Sinistra Critica

Socialismo XXI

Statunitensi contro la guerra, Firenze

Tavola della Pace, Pontedera

U.S. Citizens for Peace & Justice, Roma

Un Ponte per...

area del Prc "Essere comunisti"

L’Ernesto,rivista comunista


Adesioni individuali

Alidina Marchettini, Firenze

Anna Nocentini, Gruppo Consiliare Rifondazione Comune Firenze

Antonio Bruno, forum verso la sinistra europea Liguria

Antonio Moscato, professore Università Lecce

Aurelio Macciò, Genova

Domenico Jervolino, ordinario università di Napoli

Donato Antoniello, Segretario SAS Fisac CGIL Rivoli

Eliana Brizio, Cuneo

Gianni Mello Torino

Gigi Malabarba, senatore

Gino Barsella

Giuseppe Gonella, forum sociale del ponente genovese

John Gilbert, Presidente Direttivo FLC-CGIL Toscana

Laura Tussi, Docente-ricercatrice, Milano

Leonardo Pieri, Gruppo Consiliare Rifondazione Comune di Firenze

Lidia Menapace, senatrice

Luciano Muhlbauer, Consigliere Regionale Lombardia

Mario Frusi, Cuneo

Michele Rubino e Marina Rossi, Forlì

Paola Girando, Cuneo

Pap Mbaye Diaw, Gruppo Consiliare Rifondazione Comune di Firenze

Rita Guglielmetti, direttivo nazionale CGIL

Rita Lavaggi, forum ambientalista Liguria

Sandro Morelli - direttore Quale Stato, FLP-CGIL

Sergio Bellavista, Segretario Regionale Fiom Cgil Emilia Romagna

Sergio Deggiovanni, Consigliere comunale Brisighella

Vittorio Agnoletto, europarlamentare

Walter Assini, Consigliere comunale PRC Quinzano d’Oglio

Claudio Grassi,senatore PRC

Alberto Burgio, deputato PRC

Gianluigi Pegolo, deputato PRC

Fosco Giannini,senatore PRC