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APPUNTAMENTI ANTIMILITARISTI dal 4 novembre

Publie le martedì 2 novembre 2004 par Open-Publishing

4 novembre 2004: contro tutte le guerre e gli eserciti.
Per l’immediato ritiro delle truppe dall’Iraq
e da qualsiasi altro angolo della terra!

Le guerre e gli eserciti sono strumenti nelle mani delle cricche dominanti
per accrescere il loro potere esercitando violenza e sopraffazione ai danni
di altri gruppi sociali. Poco importa se sono all’interno o all’esterno di
quelli che loro stessi hanno dichiarato essere i confini nazionali. Per i
potenti della terra la guerra ed il militarismo sono sempre necessità
vitali. Attraverso di essa cercano di allargare ed approfondire la loro
sfera di dominio ed aumentano nel contempo le loro ricchezze. Prima con la
costruzione e la fornitura delle attrezzature per i massacri e le
demolizioni, poi con l’assistenza ai superstiti e la ricostruzione.

Ciò
che fa più piacere alle cricche del potere è che, con la guerra, riescono a
farsi riconoscere l’epiteto di condottiero, di salvatore della patria, di
paladino della libertà e del bene comune contro il nemico. Tutto ciò
affinché i sottomessi e gli sfruttati accettino autorità e privilegi,
senza pensare a diritti e libertà negate. Quando poi, di cattivi, di
nemici, non se ne trova di disponibili, neanche a cercarli ed a provocarli,
le cricche dominanti non esitano ad inventarli ed a costruirli. Sono quindi
sempre le stesse mani lorde di sangue del potere che provocano il panico
tra i poveretti e gli indifesi con gesti di aggressione o di cieco terrore,
per poi costringerci ad indossare le loro divise per spedirci ancora a
massacrare ed a farci massacrare.

Noi anarchici queste divise le abbiamo
da tempo rifiutate ed abbiamo rigettato l’idea stessa di confine nazionale,
abbiamo sradicato da noi stessi l’idea di poter esercitare il dominio o di
condiscendere ad essere dominati, di poter imporre culture o religioni
piuttosto che di subirne l’imposizione, di accondiscendere a riversare su
qualsiasi abitante della terra violenza o sopraffazione, o anche solo a
giustificare chi lo faccia.

E le armi, quando non le abbiamo rigettate o distrutte, le abbiamo rivolte
contro chi ha progettato od ordinato la violenza ed il genocidio. Ed è
proprio per questo che gli anarchici ed i sovversivi sono i primi nemici
che gli eserciti e le polizie di tutto il mondo devono annientare per
salvaguardare l’esistenza stessa del dominio e dello sfruttamento, uniche
reali cause di ogni guerra.

Solo la distruzione del potere e la realizzazione della società anarchica
potranno realizzare un mondo senza guerre.
Lottiamo quindi per l’internazionalismo, la libertà e la giustizia sociale!

L’assemblea degli Anarchici riuniti al Cassero di Porta S.Stefano il 4
novembre 2004
Stampato a cura del Centro Stampa Gino Fabbri,
per il Gruppo di Studio e Propaganda Antimilitarista Maria e Libero dal
Fosco
CIRCOLO ANARCHICO DI STUDI SOCIALI C. BERNERI Cassero di porta s. stefano
n. 1, Bologna
per contatti: laquestionesociale@libero.it

APPUNTAMENTI ANTIMILITARISTI dal 4 novembre.

Giovedì 4 novembre, ore 21,

Cassero di porta S.Stefano 1: assemblea per la preparazione delle
iniziative contro la guerra.

Sabato 6 novembre, ore 15,

Piazza 8 agosto (Piazzola): presidio e volantinaggio contro tutte le guerre
e gli eserciti e per il ritiro delle truppe dall’Iraq e da qualsiasi altro
territorio del Mondo.

Martedì 9, ore 21,

Cassero di porta S. Stefano 1: conferenza dibattito con la partecipazione
di Achille Ludovisi "La potenza e la nocività del militarismo, i suoi
costi e le sue strategie di annientamento dell’intera Umanità.

Venerdì 12 novembre,

Scuola dei Calegheri / Campo S. Tomà, a Venezia alle ore 15: convegno
"Sotto il segno della Nato", e intervento teatrale "La guerra spigata ai
poveri", di E. Flaiano.

Sabato 13, ore 11,30

appuntamento in stazione per recarsi alla manifestazione antimilitarista ed
antiautoritaria a Mestre, proposta dal Coordinamento Anarchico Veneto,
dalla assembea antimilitarista ed antiautoritaria e dalla Federazione
Anarchica Italiana. 1) contro lo stato di guerra e le sue conseguenze
repressive e discriminanti nei confronti dei "nemici interni": immigrati,
lavoratori non sottomessi, oppositori sociali, 2) contro la Nato, gli
eserciti ed ogni apparato militare sia questo nazionale, europeo od
atlantico, 3) contro l’occupazione militare della società e del territorio
dai Balcani all’Afghanistan, dall’Iraq all’Italia, 4) per lo sviluppo
dell’insubordinazione sociale contro l’economia di guerra che taglia le
spese sociali ed i salari per finanziare gli armamenti (solo la portaerei
Cavour costa 3 miliardi di euro) e le imprese interventiste del governo
italiano, 5) per lo sciopero generale per fermare la guerra degli stati e
del capitale, 6) per l’alleanza internazionale tra gli sfruttati.
Concentramento per il corteo alle ore14,30, pressi i Giardini di via Piave
(di fronte alla stazione di
Mestre).