Home > ARAFAT - DIREZIONE PRC: “CON ARAFAT, CON LA PALESTINA NEL CUORE”
ARAFAT - DIREZIONE PRC: “CON ARAFAT, CON LA PALESTINA NEL CUORE”
Publie le venerdì 12 novembre 2004 par Open-Publishing2 commenti
Comunicato della Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista sulla morte di Arafat:
“Yasser Arafat, emblema della lotta pluridecennale del popolo palestinese e simbolo della pace e della giustizia in tutto il mondo, è morto. La sua scomparsa avviene in un momento drammatico per il suo popolo, il cui diritto all’esistenza e ad una Patria è ancora tutto da conseguire. L’occupazione israeliana, la sistematica violazione degli accordi di pace, il tentativo di delegittimare l’Anp relegando i palestinesi in bantustan senza contiguità territoriale, l’odiosa edificazione del muro della vergogna si sommano oggi al dolore profondo di un intero popolo per la morte del suo Presidente. Un dolore che condividiamo con la stessa intensità, convinti che, con Arafat, sia venuto meno un simbolo di dignità, un tenace combattente ma anche un grande uomo di pace, instancabile nella ricerca di una soluzione politica e negoziale al conflitto in corso.
Per decenni la comunità internazionale ha rinunciato ad applicare al conflitto israelo/palestinese le innumerevoli risoluzioni dell’Onu, in questo dimostrando al mondo intero l’esistenza inaccettabile di una diplomazia fatta di due pesi e due misure. Questo strabismo dei potenti è il tratto distintivo di tutta la vicenda palestinese che la forza dell’immagine di Yasser Arafat ha cercato di rovesciare giocando la carta del dialogo e della trattativa.
Da quando l’Europa ha rinunciato a svolgere un ruolo attivo in Medio Oriente, tutto si è fatto più complicato. Il popolo arabo più laico ed istruito del mondo è stato consegnato alla falsa mediazione statunitense , isolando in questo anche il pur variegato e forte arcipelago pacifista israeliano. Invece di ponti di pace si sono eretti nuovi muri, invece di ritirare le truppe occupanti si è preferito aumentare a dismisura le colonie.
Che la morte di Arafat serva a scuotere le coscienze delle diplomazie. Che la parola d’ordine “due popoli due Stati” torni ad essere il faro di un nuovo scatto politico, di una rinnovata volontà di pace. Arafat è sempre stato sicuro dell’avvento di uno Stato palestinese, ma non ha potuto vivere il momento della sua costituzione. Questo compito viene consegnato al popolo palestinese e alla politica internazionale. Con questo auspicio esprimiamo la nostra piena solidarietà all’ANP e all’OLP, a Rawhi Fattuh e Abu Mazen, chiamati a guidare una delicata transizione, che ci auguriamo rafforzi l’unità del popolo palestinese nella sua lotta per l’autodeterminazione e la pace.
Il PRC, insieme al Partito della Sinistra Europea, continuerà nel suo impegno per la pace e a fianco della causa palestinese.In questo momento drammatico, chiamiamo tutti i compagni e le compagne a partecipare alle mobilitazioni che ,proprio in questa settimana, il movimento internazionale ha indetto in solidarietà con il popolo palestinese. Alla commemorazione che domani l’ANP e l’OLP hanno convocato a Roma al Pantheon e alla manifestazione nazionale del 13 Novembre contro il Muro, nel nome e in ricordo di Yasser Arafat”.
ARAFAT - BERTINOTTI: E’ STATO L’UOMO DELLA CAUSA GIUSTA
Singolare destino quello del presidente Yasser Arafat. Ha interpretato una causa giusta di un popolo che lotta per avere riconosciuta la propria terra, il proprio Stato, la propria indipendenza. E che per interpretarla ha dovuto subire tante cacciate da tanti Paesi. Così, quando è sembrato morto, è risorto: uomo delle sette vite, è stato detto. Anche questi giorni tormentati sono sembrati sempre segnati dall’incertezza. Fintanto anche nelle ore estreme ha fatto parlare della causa del suo popolo. Ora Arafat è morto, riposi in pace il combattente di una causa giusta.
Arafat e la Palestina sono diventati nel mondo la stessa cosa. Così lo ricorderemo ogni volta, e saranno tante, che torneremo ad impegnarci per la pace in Palestina, per due Stati per due popoli. Il mondo in cui viviamo perde un protagonista, il popolo palestinese il suo leader, i popoli un leader politico, che interpretando la giusta causa di uno, appartiene a tutti.





Messaggi
1. > ARAFAT - DIREZIONE PRC: “CON ARAFAT, CON LA PALESTINA NEL CUORE”, 24 novembre 2004, 17:37
Non una nota critica. Non un dubbio. Ma fu vera gloria? Simbolo di pace e giustizia senza nessuna ombra?
mi dispiace, io non lo credo. Il Prc italiano si riconferma partito senza sfumature critiche.
1. > ARAFAT - DIREZIONE PRC: “CON ARAFAT, CON LA PALESTINA NEL CUORE”, 25 novembre 2004, 15:53
Per Arafat vedo le stesse"ombre" che si possono vedere storicamente per molti nostri "eroi nazionali".
Chi si ricorda della strage di 150 inermi cittadini di Parigi fatta da Felice Orsini nel fallimentare attentato a Napoleone III° ? E nessuno ricorda che quell’ attentato lo avevano organizzato Giuseppe Mazzini e persino un futuro Presidente del Consiglio come Francesco Crispi ?
Vogliamo poi parlare di Pisacane, di Garibaldi, di Oberdan ? Tutti pacifisti non violenti ?
Possibile che quando gli "eroi nazionali" sono i nostri, il sangue versato non conta ?
Ken Parker