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ARAFAT MALATO? NO, E’ SOLO IN ESILIO FORZATO

Publie le domenica 31 ottobre 2004 par Open-Publishing
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UNA MALATTIA "ACUTA" FINTA PER GIUSTIFICARE IL SUO ESILIO FORZATO E RENDERLO SOPPORTABILE AL POPOLO PALESTINESE

Ieri dicevano che è malato di tumore e che non si salverà e che non tornerà più nella sua terra. Oggi dicono che non ha la leucemia nè il tumore. Dicono che l’ospedale francese è il posto migliore per curarsi. Ma quante "palle" ci hanno raccontato dal fronte medio-orientale?

Non potrebbe esserci, invece, una verità "altra" ben mascherata da chi sta nella stanza dei bottoni?
Ecco un’ipotesi creativa: A seguito degli ultimi attentati kamikaze in Israele, il governo di Sharon, tramite i suoi servizi segreti militari, ha fatto sapere ad alcuni capi di stato occidentali che era imminente l’uccisione di Arafat.

Da qui la reazione stizzita di Chirac che, coinvolgendo Bush, ha fatto una pressione negoziale per salvare la vita del leader palestinese. Si è trovato così l’uovo di Colombo attraverso l’"esilio", travestito da gesto umanitario e la necessità di cure urgenti in un’ospedale militare francese.

Da qui le riprese di lui sofferente con il pigiama, le notizie confuse su "tumore", "malattia del sangue" ed altro.

Una regia perfetta per rendere sopportabile al popolo palestinese l’esilio forzato del suo leader storico. Una scenografia condita di sentimentalismo, pietas, buonismo israeliano e atmosfera di disgelo.

E se fosse andata proprio così?

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