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ASILI NIDO COMUNE DI ROMA - IL FESTIVAL DELLA PRECARIETA’

Publie le mercoledì 24 novembre 2004 par Open-Publishing
3 commenti

Dazibao Lavoro - Disoccupazione

di Lavoratrici precarie Asili Nido XIX Municipio

E’ veramente curioso il fatto che il Comune di Roma, retto da una giunta di centro-sinistra, sembra essere il piu’ fedele esecutore della filosofia liberista del governo di centro-destra.

Dopo le vicende relative a licenziamenti di operatori sociali nelle cooperative che hanno gli appalti dell’ assistenza agli anziani, senza che la giunta di centro-sinistra sia minimamente intervenuta contro queste scelte, dobbiamo adesso assistere ad una aumento della precarieta’ in una situazione di lavoro gia’ di per se abbastanza precaria, quella delle supplenti assistenti negli asili nido.

Naturalmente il tutto a scapito dell’ efficienza degli stessi nidi e dei loro utenti, i bambini e le loro famiglie.

Fino a poco tempo fa le supplenti svolgevano una specie di lavoro “a chiamata” che per certi versi aveva preceduto il concetto espresso dal governo Berlusconi ne|la legge 30.

Dovevano cioe’ passare le mattinate accanto al telefono fisso di casa - i Municipi interessati non si degnano nemmeno di chiamare i cellulari - in attesa della chiamata che invitava ad andare a fare una sostituzione in quell’ asilo nido o in un altro.

Naturalmente questa telefonata, molto spesso, non arriva proprio e nessuno remunera in qualche modo alle lavoratrici questa quotidiana “disponibilita’ “ di vivere praticamente agli arresti domiciliari accanto al telefono di casa.

Se non altro pero’, fino a qualche settimana fa, le chiamate - quando c’erano - erano per l’ intera giornata con turno di sei ore e quindi la telefonata, se arrivava, arrivava nelle prime ore del mattino dopodiche’ era possibile uscire di casa.

Nell’ ipotesi - assai improbabile - che una lavoratrice precaria venisse chiamata tutti i giorni feriali di un intero mese, la busta paga superava di poco i mille euro.

Da alcune settimane il Comune di Roma si e’ inventato il “part-time precario” per cui le lavoratrici possono essere chiamate anche soltanto per quattro o addirittura tre ore.

E se qualcuna rifiuta di stare tutto il giorno a casa accanto al telefono per poi magari essere chiamata a lavorare per sole tre ore, c’e’ la minaccia terroristica - in particolare al Municipio XIX, zona nord di Roma - di essere retrocessa in fondo alle graduatorie per accedere, chissa’ quando, al lavoro a tempo indeterminato.

Ed in piu’ , con una chiamata di sole tre -quattro ore al giorno, il gia’ magro stipendio si assottiglia ulteriormente fino addirittura a dimezzarsi.

Il tutto alla vigilia di un fantomatico corso-concorso che gia’ di per se’, avendolo aperto anche alle precarie delle scuole materne, rischia di stravolgere completamente le posizioni in graduatoria, spesso faticosamente conquistate.

E questo naturalmente sulle spalle oltre che di queste lavoratrici precarie, anche naturalmente dei bambini utenti che, con questo sistema, non godono di alcuna continuita’ nell’ assistenza dovuta.

Tanto piu’ che, in questa caotica situazione, i bambini portatori di handicap non hanno ancora - a quasi tre mesi dall’ inizio dell’ anno scolastico - l’ assistente di sostegno cui avrebbe diritto.

Ma come pensano Veltroni ed in genere il centrosinistra di intercettare i voti di chi aborrisce le infami leggi sul lavoro del governo Berlusconi, se poi nella pratica sono i primi ad applicarne in modo ferreo la logica e lo spirito ?

E cosa fanno contro questa ulteriore precarieta’ le organizzazioni sindacali, quelle confederali, quelle autonome ed anche quelle “di base” ?

E cosa dicono gli assessori e i consiglieri comunali e circoscrizionali della cosiddetta “sinistra radicale”, quelli di Rifondazione e quelli “disobbedienti” ?

Al momento, il silenzio e’ glaciale.

Roma 24/11/04
Lavoratrici precarie Asili Nido
XIX Municipio ( zona Roma Nord)

Messaggi

  • Precedenti
    by Stefo

    Non c’è da stupirsi. Mentre molti di noi (me compreso) si sorbivano le stesse fregnacce che la tv cerca di accreditare (la più grossa è l’esistenza di una opposizione sindacale e parlamentare in Italia), i ’nostri’ rappresentanti che oggi sono divisi tra Ds, Rifo, Comunisti italiani, Verdi, sindacati confederali e compagnia bella hanno pensato bene di fare una serie di leggi, la Bassanini sulla riforma degli enti locali è del 1990, che ha aperto la strada per tutte quelle cosucce che avete scritto qui sopra: appalti, cessione a terzi, esternalizzazioni, cooperative, spa etc. etc.
    Una legge definita di grande respiro, riformatrice, ottima, da tutti. Le conseguenza le abbiamo pagate noi precari, sottoposti a subire angherie continue, impossibilitati a crearci qualsiasi futuro senza una certezza di reddito che superi i mesi e quando va bene gli anni.
    Non è strano che sia stata proprio la sinistra a legiferare queste norme.
    Sulle pensioni è stato fatto lo stesso dal governo Dini (1994), sulla concertazione nel 1992 da Amato e poi per concludere con la chicca della legalizzazione dell’interposizione di manodopera del 1997 , votata da un governo di centrosinistra.
    Non stupiamoci di scoprire i responsabili di queste cosiddette riforme che paghiamo oggi con la precarietà e pagheremo anche domani, con l’impossibilità di avere una pensione dignitosa.
    Chiediamoci invece, partendo proprio da questi dati di fatto che possono essere facilmente ’scoperti’ andando a curiosare nel sito internet della camera dei deputati e del senato, quale sia la soluzione al problema.
    Finchè ci saranno in Parlamento persone che dicono a parole di essere di sinistra e poi firmano leggi come quelle sull’Interinale, per noi precari sarà sempre peggio.
    Secondo il mio modesto parere spegnere per sempre la Tv è uno dei piccoli passi utili ad accorgerci di tutto ciò.

  • DALL’ USI/AIT DI ROMA ALLE LAVORATRICI

    Stiamo cercando di intervenire sia come USI che come coordinamento cittadino
    educatrici precarie ... andremo sicuramente in consiglio comunale verso
    il 9 dicembre ... abbiamo richiesto incontri con le commissioni consiliari
    ... e stiamo organizzando un corteo cittadino di tutte le situazioni precarie
    per il 16 dicembre.
    La riunione sarà fatta il 6 dicembre ad acrobax in via della vasca navale
    6 / ex cinodromo occupato (zona di ponte marconi).
    Potete anche chiamarci allo 06/70451981.
    Vi informiamo che stiamo organizzando per il 30 un presidio in Piazza Montecitorio
    per contestare la legge finanziaria ed i tagli agli enti locali
    Saluti a tutte
    GIUSEPPE Segreteria USI

  • e’ VERO E’ UNO SCHIFO.Vorrei che vari assessori che hanno fatto il piano regolatore sociale e che si dicono tanto aperti alla democrazia diretta mettessero sul piatto il fatto che il Comune di sinistra in molte cose e’ come quello di destra.Tra l’altro a Roma c’e’ Galloro il delegato per la questione della casa, che te lo raccomando.Stanno portando avanti una politica di tappabuchi che non risolve niente .ad esempio danno alle famiglie indigenti i buoni-casa.La gente dice che bello, mi hanno dato il buono per pagare l’affitto! ma si dimentica che 1.il buono droga il mercato perche’ padroni e padroncini col cavolo che abbassano i fitti tanto paga il Comune cioe’ noi lavoratori.2 Col cavolo che tutte le famiglie indigenti ci rientrano, un po’ perche’ il Comune finisce i fndi perche’ il Governo non paga mai un po’ perche’ la poverta’ sta aumentando a dismisura. La gente che resta per strada va a finire nei cosiddetti centri d’accoglienza che te li raccomando stai praticamente in caserma e quello che e’ grave che se uno per disgrazia non trova una sistemazione o finisce in occupazione o addirittura tolgono i bambini ai genitori per metterli nelle case- famiglia perche’ dicono che te madre o padre non sei n grado di trovare una casa.Vorrei vedere loro, a loro che gli frega,il piu’ povero ha la domestica .Il risultato e’ che sono tutti incazzati, i poveri ed i ricchi contro queste istituzioni che non risolvono mai i problemi di nessuno.
    Pensa che da noi al Ministero nessuno tranne la RdB era d’accordo per far votare i precari, alla fine hanno deciso che i precari non votano dopo che questi sindacati di stato ci hanno svenduto per anni assieme alla cosiddetta sinistra che si eclissa ogni volta che c’e’ un problema vero.