Home > AUTOVELOX TAROCCATI

AUTOVELOX TAROCCATI

Publie le giovedì 4 giugno 2009 par Open-Publishing
1 commento

AUTOVELOX TAROCCATI. PRESI CON LE MANI NEL SACCO GLI ENTI LOCALI CHE ADOTTANO PRATICHE FRAUDOLENTE PER MOTIVI DI BILANCIO E NON PER SANZIONARE COMPORTAMENTI SCORRETTI DEGLI AUTOMOBILISTI?

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Sala Consilina (Sa) ha portato al sequestro, per dir la verità l’ennesimo, in ben 70 comuni, di autovelox che sarebbero stati taroccati e posti sul territorio al solo scopo di “far cassa”. Secondo l’inchiesta gli apparecchi di rilevazione della velocità sarebbero risultati non conformi alle prescrizioni tecnico-amministrative.
Sono anni ormai, che il sottoscritto componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, si batte affinché sia ristabilita la legalità contro tutti quegli enti locali che utilizzano strumenti illeciti, come da tempo giurisprudenza consolidata ritiene, per rimpinguare i bilanci comunali che languono sempre più, attraverso le sanzioni amministrative elevate con apparecchiature elettroniche, una sorta di nuovo balzello che va a sostituire, ad esempio, altre imposte, tra cui l’ICI.
La sicurezza stradale, purtroppo, per alcuni poco avveduti amministratori locali e che riteniamo tra i fini primari degli Enti Locali viene posta in secondo piano rispetto alle esigenze finanziarie.
Da tempo, infatti, avevamo chiesto l’intervento dei Prefetti, i quali da autorità sovraordinate gerarchicamente avrebbero dovuto intervenire più fattivamente nel momento in cui i Giudici di Pace ed infine la Cassazione, rilevavano le illegittimità di questi strumenti ormai diffusi a macchia d’olio sul territorio.
Più volte avevamo sottolineato, infatti, la consolidata prassi da parte di alcuni Prefetti di rigettare i ricorsi amministrativi e confermare le sanzioni elevate dagli Enti Locali, nonostante riportassero le stesse motivazioni di diritto che poi venivano accolte dai Giudici di Pace e fatte proprie dalla Suprema Corte, con ciò ingolfando inutilmente le aule giudiziarie.
Ebbene, dopo l’ennesima inchiesta, il sottoscritto componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, ritiene che sia giunta l’ora da parte delle Prefetture d’intervenire al fine di rimuovere tutti gli apparecchi illegittimi insistenti sul loro territorio ed ai Comuni di restituire quanto indebitamente già percepito con gli interessi legali e la restituzione dei punti della patente di guida e a provvedere ad annullare in autotutela le multe già elevate.

Messaggi

  • E’ accaduto anche di peggio perchè io mi sono opposto ad una multa pervenuta per posta oltre il 150° giorno dall’infrazione, alcuni anni fa.
    Ebbene, il Magistrato ha sentenziato che il 150 giorni decorrono dall’accertamento della titolarità della vettura e della sua intestazione e non dall’infrazione. Sic!
    E pensare che la nostra è la Patria del Diritto - ma anche del rovescio come soleva dire Curzio Malaparte -.
    La multa si era raddoppiata e non ho ritenuto di stuzzicare ancora l’italico ingegno nel fregare, contra legem, il cittadino.
    Ho pagato inorridito per tanta offesa giuridica.
    Quando ci sveglieremo contro Lor Signori che, democraticamente eletti e(o nominati, ci angustiano?