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AVae-m, un’associazione misconosciuta ...e perseguitata
Publie le lunedì 26 novembre 2007 par Open-PublishingC’è in Italia un’associazione che è misconosciuta, di cui si preferisce non parlare e che quando se ne
parla (sempre sottovoce) si dice che raggruppa dei “matti” o comunque gente che ha dei “problemi”. Questa associazione è L’Associazione Vittime Armi Elettroniche e Mentali, che raccoglie tutti quelli che credono o sostengono di essere vittime della tortura tecnologica e del controllo mentale.
A molti potrebbe sembrare parlare di fantascienza ma è una realtà che esiste, c’è parecchia
documentazione e solo se si fa gli struzzi non la si vede.
In merito al controllo mentale c’è parecchia documentazione.
Ci sono le rilevazioni ufficiali: negli U.S.A. nel 1994 Clinton creava l’ACHRE (Advisory Commission
on Human Radiation Experiments) che nel suo ACHRE Report rileverà i terribili esperimenti condotti nel
periodo della cosiddetta Guerra Fredda (1°.)
Il 15 marzo 1995, dinanzi all’ACHRE, le vittime, comprese quelle che erano state usate in età
infantile, fornirono testimonianze raccapriccianti e affermarono che durante gli esperimenti della C.I.A.
(progetto MK ULTRA) furono sottoposte a radiazioni e/o lavaggio del cervello, ipnotizzate, drogate,
torturate, minacciate e persino violentate.
L’8 ottobre 1995, Clinton, dopo le proteste del Comitato dei sopravissuti degli esperimenti di
controllo mentale su esseri umani, ha chiesto ufficialmente scusa al paese ed alle vittime di questi
esperimenti, affermando che non se ne sarebbe più fatto uso.
Altre notizie, qui in Italia, sono venute dai programmi Stargate del 04.05.03 su LA 7 e La storia siamo
noi del 14.12.2003 del 14.12.03 su RAI3.
Altre ammissioni ufficiali sul controllo mentale sono in un libro, "Le nuove guerre", scritto da un
tenente colonnello della Guardia di Finanza (U. Rapetto) e da un giornalista consulente dello Stato Maggiore dell’esercito (Di Nunzio).
In questo libro ammettono l’esistenza del controllo mentale. Nel capitolo 10 , dal titolo "Il cervello nel mirino", in particolare si parla di metodi di disinformazione del nemico tramite armi indirizzate alla manipolazione delle opinioni, ma si parla anche direttamente di controllo mentale con un
elenco di strategie (dall’intervento nell’ambito sociale, all’indebolimento della persona tramite farmaci, assenza di sonno e cibo ecc.) finalizzate al lavaggio del cervello dell’individuo. Vengono inoltre citate alcune presunte attività di controllo mentale dell’agenzia statunitense NSA tramite l’utilizzo di microspie (2°)
.
L’AVae-m repressa
L’Avae-m è nata nel 2005, ha censito 42 casi, 2 persone (Maurizio Bassetti e Paola Marziani) hanno
pubblicato documentazione relativa alle torture con armi “non letali” a distanza, ci sono poi casi con prove radiologiche. 3 (Paolo Sacchetto, Paolo Dorigo e Paola Sbronzeri) hanno una refertazione radiologica comprovata. Tutti e 3 hanno subito tentativi di farli passare per pazzi: Paolo Sacchetto subì un TSO di un giorno dopo il quale iniziarono questi disturbi, TSO interrotto solo grazie all’intervento del suo avvocato, ed è a processo come parte civile contro i mandanti -secondo la sua denuncia - di tale trattamento; Paolo Dorigo è l’unico dei casi censiti ad avere dei precedenti penali, arrestato nel 1993 con l’accusa di aver partecipato ad un’azione BR contro la base USAF di Aviano, nel 1994 è condannato a scontare 13 anni e 6 mesi di carcere senza nemmeno avere la possibilità di controinterrogare colui che lo ha accusato, in detenzione subito dopo l’inizio di questi trattamenti subì un periodo di 23 giorni diosservazione psichiatrica, successivamente ben 3 specialisti psichiatri hanno smentito qualsivoglia sua patologia psicotica; Paola Sbronzeri subì un ricovero al TSO dell’ospedale Niguarda, fu strappata al ricovero grazie anche alla mobilitazione dell’OISM (3°).
Di recente membri e collaboratori dell’AVae-m sono stati coinvolti nell’inchiesta contro lo SLAI
COBAS per il sindacato di classe (sezioni provinciali di Taranto, Palermo, Ravenna, Bergamo, Marghera, e parte della sezione di Milano, di SLAI COBAS) dell’ottobre 2007 della procura di Potenza (4°) e il 23 ottobre 2007 è stato arrestato Miche Fabiani collaboratore dell’AVae-m (curatore del Dossier sul controllo mentale e sulla tortura tecnologica in Italia).
I persecutori
In quest’ultimo caso sono stati i Carabinieri, che da tempo perseguitavano Michele Fabiani. Paolo
Dorigo ha più volte denunciato il ruolo persecutorio e autoritario dei Carabinieri a partire dal generale
Ganzer, pluriindagato per narcotraffico e associazione a delinquere, attuale capo nazionale dei ROS, e
responsabile della disastrosa (per i giudici dell’emergenza di Venezia) inquisizione del Bollettino dei
comitati contro la repressione, del Centro di documentazione marxista-leninista di Marghera, del Comitato di solidarietà ai proletari detenuti, e dei Comitati proletari territoriali, nel 1983-1986, conclusasi con la totale assoluzione dei 19 imputati giunti a processo sui 36 arrestati (uno ricavò la morte dalla detenzione, Dario Rigolon, che si ammalò a Novara), nonché responsabile della altrettanto disastrosa inchiesta di Cosenza sul Sud ribelle del 2002.
Non c’è da meravigliarsi sul ruolo dei carabinieri , in quanto essi sono l’apparato ideale per la guerra
civile e il colpo di stato in Italia (vedere il Piano Solo di De Lorenzo nel 1964) per tre ragioni:
1° Sono una struttura da esercito professionale. E col D.L. 05/10/2000 ,n. 297, l’arma dei carabinieri è
elevata al rango di forza armata.
2° Hanno compiti di ordine pubblico e di polizia giudiziaria.
3° Sono collocati all’interno dell’esercito con funzioni specifiche integrate alla NATO, negli anni ‘70/’80 , nel periodo della lotta armata da parte delle B.R. e delle altre O.C.C., in funzione antiguerriglia delle strutture integrate dove il magistrato antiguerriglia ha più rapporti con i poliziotti e i carabinieri di queste strutture che con gli altri magistrati, lo stesso discorso vale per gli agenti di P.S. e i C.C. di queste strutture. E’ in questo periodo che la guerra psicologica venne centralizzata negli uffici stampa dei
comandi e delle caserme.
Non è improbabile che siano queste strutture, create all’epoca in funzione antiguerriglia, siano loro a
gestire la tortura tecnologica qui in Italia.
Bassetti denuncia nel suo caso, l’utilizzo di armi elettroniche, da parte dei carabinieri. Non c’è da stupirsi, nella pagina web
http://www.carabinieri.it/Internet/Editoria/Rassegna+Ar.../01_R
osario_Castello.htm il maggiore dei carabinieri Rosario Castello fa alcune riflessioni sull’utilizzo delle “armi non letali”.
Riflessioni che possono aiutare a capire la situazione attuale sulla tortura tecnologica.
Quando il maggiore Rosario Castello comincia con un classico della strategia militare Sun Tzu, ci fa
capire che l’attuale situazione è una guerra a bassa intensità non dichiarata da parte degli apparati dello
stato, in quest’articolo afferma “Quando duemila anni fa circa, Sun Tzu affermò che per annientare il nemico non era necessario distruggerlo fisicamente, ma annientarne la volontà di vincere”, ci fa capire che queste armi sono politicamente convenienti perché possono evitare inutili spargimenti
di sangue con tutti gli inconvenienti a livello mediatico e politico (possiamo prendere come esempio
quello che sta succedendo attualmente in Birmania, cosa sono le conseguenze a livello politico di una
repressione alla luce del sole e davanti ai media internazionali). Queste armi hanno lo svantaggio di una loro possibile proliferazione e l’utilizzo da parte di gruppi criminali/terroristi.
La militarizzazione delle metropoli dei paesi a Stato imperialista
L’attuale fase è contraddistinta dalla contraddizione principale imperialismo (principalmente quello
U.S.A.)/popoli oppressi. Contraddizione che si sta fondendo con la contraddizione fondamentale classe
operaia/capitale, in quanto la classe operaia si è allargata a livello mondiale in termini assoluti. Se si
aggiunge a queste contraddizioni la tendenza alla guerra imperialista contro i popoli oppressi del sud del mondo (5°), le guerre popolari in atto e condotte da partiti comunisti guidati dal marxismo leninismo
maoismo, segno evidente della nuova ondata della rivoluzione proletaria mondiale e lo svilupparsi delle
contraddizioni interimperialiste tra le diverse frazioni della borghesia imperialista (U.S.A. contro paesi
europei, Francia e Germania principalmente, Russia e Cina).
In questo quadro non c’è da meravigliarsi della tendenza, nelle metropoli imperialiste, a partire
dell’ultimo squarcio del secolo scorso, di superare il confine tra operazioni belliche e operazioni di polizia, dando luogo ad una progressiva militarizzazione delle forze di polizia preposte all’ordine pubblico interno.
Le metafore di “guerra alla droga” all’interno degli U.S.A. a partire dagli anni ’80, le aree considerate “ad
alto tasso criminale (i ghetti) sono state considerate da un certo punto in poi zone di guerre, che trasformano i proletari/sottoproletari che abitano in queste zone in nemici potenziali e i poliziotti in truppe di occupazione (6°). In questo quadro le squadre speciali come gli Swat sono usate come presidio quotidiano nei quartieri abitati da minoranze etniche, ritenuti in base alla filosofia che guidava la “guerra alla droga” i principali collettori del traffico di stupefacenti, in città come Los Angeles, Dallas e Seattle, col risultato che da allora buona parte della cintura periferica delle metropoli imperialiste ha assunto l’aspetto di veri e propri territori occupati, non dissimili da quelli della west bank palestinese (7°).
In tutti i paesi imperialisti, la costituzione di corpi paramilitari con funzioni d’ordine pubblico o
l’addestramento di tipo militare impartito alle forze di polizia sta diventando una consuetudine. In Gran
Bretagna l’equivalente degli Swats sono le PSU (Police Support Unit), utilizzate per molti anni in Irlanda del Nord, in Germania i Gsg9 (Grenzschtzgruppe 9), in Francia i Gign (Groupe de Securitè et d’Intervention de la Gerdamerie Nazionale), in Italia per l’occasione del vertice del G8 di Genova fecero la loro comparsa i Ccir dei Carabinieri (Compagnie di Contenimento e Intervento Risolutive).
I CCIR furono organizzati utilizzando interamente quadri che prestavano servizio nella Seconda Brigata mobile dell’Arma, normalmente impiegata per interventi in zone di guerra all’estero 8°.
Sono nati sulla scorta delle dottrine dell’ordine pubblico maturate dopo gli scontri di Seattle e fondate su una convinzione di chiara derivazione militare: la possibilità dell’attacco offensivo e risolutivo in operazioni di piazza (9°).
Il modello ispiratore va fatto risalire per metà agli Swats, largamente impiegati nella rivolta di Los Angeles del 1992, e per l’altra metà alla MSU (polizia militare internazionale), corpo d’élite concepito in Italia per le missioni internazionali con il compito di fondere il controllo bellico del territorio e la gestione di polizia tradizionale.
Centinaia di carabinieri si addestrano nel modernissimo centro della gendarmeria FRANCESE A Saint-Astier nella regione della Borgogna, nei pressi di Bordeaux, una struttura unica nel suo genere in Europa (10°).
L’idea di fondo che ispira questi corpi è che il cittadino diventa il nemico nel momento in cui
manifesta contro i poteri dominanti.
Conclusioni
L’AVae-m è colpita in quanto, con le sue denunce, disvela il punto più alto della controrivoluzione
preventiva.
Il problema è politico, perciò la risposta non può che essere data, vista la parte e le strutture che ci
sono dietro, sul piano politico e ideologico.
Bisogna essere coscienti che questa battaglia contro la tortura tecnologia e il controllo mentale va
vista nel quadro della battaglia più generale dell’emancipazione delle classi subalterne che hanno la loro ideologia, la loro prassi che sono in netta contrapposizione con la prassi e ideologia delle classi dominanti.
NOTE
1° Bisogna precisare che questa commissione non nasceva perché Clinton era più “democratico” degli
altri Presidenti U.S.A., ma perché in quel periodo stavano emergendo le notizie sulla sperimentazione
nucleare sugli esseri umani negli U.S.A. negli ’50 e ’60. Problema del governo U.S.A. era
quello di gestire queste notizie per evitare potenziali effetti devastanti rispetto alla popolazione statunitense.
2° Questo libro è scomparso dalle librerie. Molto probabilmente aveva fini ricattatori.
3° Osservatorio Italiano Salute Mentale, organismo che combatte la psichiatria. Il sito è
www.oism.info
4° Quest’inchiesta ha dal mio punto di vista due obiettivi: uno, quello di impedire l’organizzazione
della classe operaia che sia autonoma rispetto alle compatibilità del sistema capitalista. Indicativo l’articolo di Panorama n. 44 del 44-2007 quando si dice “Secondo gli esperti dell’antiterrorismo, il clima odierno non consente sottovalutazioni. Gli operai italiani, siderurgici, metalmeccanici, portuali, sono arrabbiati” e continua “Una rabbia che sempre più spesso viene intercettata da piccole sigle sindacali radicali pronte a dare voce a questo malcontento”, questo è il crimine fare attività sindacale, l’altro obiettivo (nascosto) è l’AVae-m.
5° A partire dalle prima guerra del Golfo del 1991.
6° Stesso discorso si potrebbe fare nelle zone del sud Italia con la scusante di “guerra alla Mafia”. In
realtà nessuna seria lotta alla Mafia o altre organizzazioni della criminalità organizzata (nell’attuale fase di capitalismo imperialista la criminalità è essenzialmente criminalità organizzata) da parte dei governi delle metropoli imperialiste in quanto le attività dell’industria della criminalità organizzata non sono un
“antieconomia”. Sono, al contrario, parte integrante dell’economia capitalista sia a livello nazionale, sia
internazionale specie della finanza mondiale, di cui le organizzazioni criminali sono un socio in affari di
primissimo ordine (Calvi e Sindona sono stati un esempio lampante di tali rapporti).
7° E’ in questo quadro che gli arresti per droga arrivarono a cifre impressionanti, già nel 1989 si arrivò a
1.361.700 arrestate per droga, 800.000 per semplice possesso di sostanze stupefacenti e circa un terzo di marijauana. Nel 1994 si contavano in USA 519 detenuti ogni 100.000 abitanti, per la grande maggioranza neri e latinos.
8° La compagnia CCIR Echo 12° battaglione CC Sicilia, durante gli scontri di Genova del 2001, è stata
l’artefice della carica laterale al corteo delle tute bianche che ha portato agli scontri di Piazza Alimonda e
all’uccisione di Carlo Giuliani.
9° L’altro aspetto inquietante sta nell’invisibilità dei Ccir. Si tratta di una struttura semiclandestina,
non avevano – ufficialmente sciolti dopo Genova – un proprio comando indipendente, il loro arruolamento veniva condotto nei vari battaglioni tra il personale dell’arma più convinto e motivato. Giovani con poca esperienza ma molto motivati e determinati e ufficiali con approccio offensivo e malcelate simpatie politiche.
Non c’è da meravigliarsi se dalle tasche escono portafogli con immaginette di padre pio e di Mussolini.
Sui Ccir si può vedere l’inchiesta di Franti sul sito
http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/modules
10° Dal Corriere della Sera del 7 giugno 2001: “Centinaia o migliaia, parte dei carabinieri che si stanno
addestrando , potrebbe trovarsi a Saint-Astier, nella Regione della Dordogna, dove sorge il modernissimo centro di addestramento della gendarmeria francese. Un luogo unico nel suo genere in Europa dove tutte le forze di polizia a ordinamento militare fanno a gara per andare a seguire i durissimi corsi.
Per alcune missioni all’estero anche i carabinieri sono transitati da questi 148 ettari di terreno collinoso dov’è ricostruita, come in un set cinematografico, una vera e propria città. Fra negozi, piazze e stradine – in un contesto simile a quello di un qualsiasi centro occidentale – vengono sperimentate tecniche di guerriglia urbana, viene affinato l’uso di lacrimogeni, ci si prepara a reagire con l’uso di bombe a mano. Secondo una tecnica organizzativa consolidata, gli agenti da addestrare simulano di essere manifestanti, con tanto di fazzoletti al collo e caschi in testa. Tutti, gli agenti, di diverse nazioni, per settimane gli uni contro gli altri, ad apprendere l’arte della guerriglia”.
Questo centro di addestramento pensato per le polizie italiana, francese e spagnola a statuto militare:
Carabinieri italiani, Gendarmerie francese, Guardia Civil spagnola, svolge anche funzione di addestramento di polizia militare in zona di guerra. Altri centri dovrebbero essere quelli tradizionali di Bolzano (Laives) e Gorizia (Podgora).
FONTI
www.avae-m.org
www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org
http://dbforummio.altervista.org/Forum.php Forum AVae-m
http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.....html